“Ho trovato una situazione difficile, che, in tempi di Covid è divenuta anche drammatica, e lascio sicuramente una situazione migliore”. Nel suo ultimo giorno di lavoro il Presidente del Tribunale Gaetano De Luca ricorda il lavoro svolto negli ultimi sette anni alle prese soprattutto con una grave carenza di personale.
Il saluto di Gaetano De Luca
“Quando ho preso possesso nel 2015 – ricorda – benché ancora impegnato a Salerno nel processo Why Not e Poseidone quello del famoso scontro tra le Procure di Catanzaro e Salerno, con De Magistris parte lesa, concluso con una sentenza che poi la Corte di Cassazione ha confermato, il giudice del lavoro componeva il collegio penale, non essendoci altra possibilità. Gli avvicendamenti sono continuati anche negli anni successivi, con una soluzione di continuità tra trasferimento del magistrato e ricopertura del posto, perché da oltre un decennio a Vallo prestano servizio solo magistrati di prima nomina”.
Le criticità
La situazione è in parte mutata grazie alla richiesta del Presidente De Luca, che il Csm ha accolto, di dichiarare Vallo sede disagiata. Ciò ha portato all’attribuzione per i giudici che vi si trasferiscono di un migliore trattamento economico e di carriera.
“Abbiamo così ottenuto – ricorda De Luca – la presenza di magistrati esperti. In occasione dei trasferimenti successivi, ho ottenuto dal Csm l’applicazione di una norma regolamentare che ha consentito di procrastinarli di sei mesi”.
L’emergenza
Lo scoppio della pandemia da Covid ha trovato in servizio un solo giudice civile ed un solo altro applicato da Salerno. “Mentre io – ricorda De Luca – ho dovuto assumere il ruolo di giudice delle esecuzioni e dei fallimenti perché di volontari non ce ne erano e i magistrati residui del penale sono stati chiamati a far parte del collegio civile”.
Tutto questo spiega come in questo Tribunale sia difficile effettuare una programmazione del lavoro. Ciò nonostante la situazione odierna è sicuramente migliore. Con De Luca è stato istituito un posto di presidente di sezione civile. Un ruolo affidato da due anni alla esperta Elvira Bellantoni, è aumentata di due posti la pianta organica passando da 12 a 14. “Il tema di fondo – conclude De Luca – resta sempre lo stesso , senza stabilità del personale di magistratura non si aggredisce l’arretrato in modo efficace”.