Covid e australiana fermano il reparto di medicina dell’ospedale di Eboli

Covid e australiana fermano il reparto di medicina dell'ospedale di Eboli e i sindacati lanciano l'allarme per la carenza di personale

Di Silvana Scocozza

Resta al centro dell’attenzione l’ospedale Maria Santissima dell’Addolorata di Eboli. Tra carenza di personale medico e infermieristico, cluster covid e accorpamento di reparti non c’è tregua per la struttura sanitaria che era stata, un tempo, fiore all’occhiello della sanità campana.

I sindacati di categoria accusano la cattiva gestione politica amministrativa. Il personale protesta per le turnazioni di lavoro da salti mortali. I degenti hanno la peggio e il covid fa il resto.

I fatti

È delle ultime ore la notizia dell’accorpamento dei raparti di Chirurgia e Urologia per via di una carenza cronica di personale. Non potendo più ottemperare alle funzioni di assistenza, la direzione generale ha pensato di unire i due reparti e continuare così a garantire assistenza medica pur in condizioni ridotte di spazi e servizi.

A mettere ko il reparto di Medicina, invece, ci ha pensato il covid. Sarebbero quattro, tra medici ed infermieri, i membri del personale covid positivo e dunque si è resa necessaria la chiusura temporanea dell’ala dell’ospedale. Con tutte le conseguenze che un fatto simile comporta.

I sindacati accusano la cattiva gestione della sanità pubblica. Il personale lamenta turni estenuanti. I degenti subiscono lentezza e ritardi. Il covid ha fatto il resto.

Il covid avanza ma a mettere paura c’è anche l’influenza australiana con i suoi sintomi e la sua contagiosità. Una situazione che sta mettendo in crisi anche gli ospedali, su tutti quello di Eboli.

Criticità all’ospedale di Eboli

Il presidio ospedaliero dallo scorso fine settimana ha detto stop ai ricoveri nel reparto di medicina generale. Il problema è la carenza di medici con la scusante che questa volta sono anche loro vittime del coronavirus e dell’influenza stagionale che ha colpito pure alcuni pazienti. Medicina si ferma fino a quando la situazione non tornerà alla normalità.

La carenza di personale

Ma ci sono problematiche, secondo i sindacati, anche più gravi. Vincenzo Casola, segretario territoriale della Fisi, lancia l’allarme: «Mancano urologi e chirurghi, manca il personale, ma in direzione ne abbiamo in esubero». Secondo il sindacalista nel territorio dell’Asl Salerno ben 500 operatori sanitari svolgono funzioni amministrative, mentre poi si è costretti a far fronte agli straordinari per gestire i reparti che talvolta vengono accorpati proprio per l’assenza di medici.

Ad Eboli la situazione appare grave considerato anche che da ieri due infermieri hanno avuto ordine di servizio per svolgere la loro attività al nosocomio di Battipaglia. Ecco perché si chiede a Regione ed Asl di intervenire celermente.

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