“Un dolore troppo forte. La piccola Molka non doveva morire così”. La comunità di Omignano Scalo è sotto choc per la morte della bimba tunisina di sei anni.
L’incidente
Sulla statale 18, all’ingresso del paese, ci sono i segni evidenti del terribile impatto. Il muro contro cui è finita l’auto della famiglia tunisina parzialmente distrutto. I vetri delle auto in frantumi sull’asfalto e i segni rossi lasciati dalle forze dell’ordine che hanno eseguito i rilievi.
Anche ieri mattina i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania diretti dal Tenente Colonnello Sante Picchi con il magistrato di turno sono stati sul posto. Hanno eseguito altri rilievi ed ascoltato le famiglie che vivono nei pressi del luogo dove sabato sera è avvenuto il terribile impatto.
Sono state visionate anche le immagini delle telecamere installate in zona.
La dinamica
Secondo una ricostruzione dei fatti le due auto Fiat coinvolte nel sinistro, viaggiavano entrambe in direzione Vallo Scalo, arrivate al bivio per Salento l’auto della famiglia Tunisina guidata dal papà di Molka, avrebbe azzardato un sorpasso proprio mentre la Fiat 500 svoltava per immettersi sulla strada che porta a Salento.
Un terribile impatto che non ha lasciato scampo alla sfortunata bimba di sei anni.
I soccorsi
La corsa disperata al San Luca di Vallo, poi il
trasferimento al Santobono di Napoli dove la bomba è morta dopo poche ore. È solo l’ultimo di una lunga serie di sinistri mortalo che si verificano in quel tratto della Statale 18. La comunità locale chiede interventi.