Imposta di soggiorno ad Agropoli, operatori turistici: «Non rispettati accordi presi»

Ancora polemiche sull'imposta di soggiorno ad Agropoli. Gli operatori turistici scrivono al Comune per segnalare le criticità

Di Ernesto Rocco

Ancora polemiche sulla gestione del settore turistico ad Agropoli e, in particolare, sul nuovo regolamento relativo all’imposta di soggiorno che entrerà in vigore l’1 gennaio 2023.

Imposta di soggiorno ad Agropoli: la nota degli operatori turistici

L’Associazione degli Operatori Turistici agropolesi ha scelto di inviare una nota all’assessore al turismo, Roberto Apicella e al sindaco, Roberto Mutalipassi, per segnalare criticità relative al nuovo regolamento per l’imposta di soggiorno che entrerà in vigore domani.

Gli operatori turistici contestano il ritardo nella diffusione del regolamento, la mancata pubblicazione sull’albo pretorio, l’indisponibilità della modulistica per esenzione e dichiarazione mensile, ma soprattutto il mancato rispetto degli accordi presi tra il consiglio direttivo dell’Associazione e l’assessore Apicella in sede di consultazione.

Le richieste

Di qui la richiesta di una serie di modifiche al regolamento al fine di renderlo conforme a quanto concordato.

«Avevamo concordato anche che l’aumento delle tariffe viaggiasse di pari passo ad un incremento dei servizi turistici e dei controlli per l’emersione degli affitti abusivi che palesemente recano un danno alla nostra città e costituiscono concorrenza sleale per tutte le strutture ricettive regolarmente operanti nel comune. Appoggiamo l’istituzione di una apposita Commissione Consultiva ma chiediamo che
questa venga convocata periodicamente per la concertazione e la programmazione delle attività
turistiche, non solo una volta all’anno», fanno sapere dall’Associazione
». Così l’associazione nella missiva indirizzata a palazzo di città.

Già la Cooperativa ViviCilento aveva contestato le nuove disposizioni varate dal comune di Agropoli per l’imposta di soggiorno.

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