Cilento, pontili galleggianti “fantasma” evasi tributi per oltre 700mila euro

Pontili galleggianti sconosciuti al fisco. I titolari avrebbero evaso tributi locali per circa 700mila euro

Di Maria Emilia Cobucci

Tributi locali evasi su aree demaniali per oltre 700mila euro. Lo hanno scoperto gli uomini della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno. Le fiamme gialle hanno individuato una serie di pontili galleggianti, all’interno dei porti della costa cilentana, totalmente “fantasmi” al fisco.

Pontili galleggianti fantasmi, la scoperta

L’attività investigativa posta in essere dalle fiamme gialle era diretta proprio a verificare il corretto assolvimento dei tributi locali.

Per questo i militari del reparto navale hanno sottoposto a controllo diversi porti del Golfo di Policastro ed hanno individuato beni indicativi di capacità contributiva.

Eppure l’esame anche delle banche dati ha fatto emergere che taluni manufatti non erano presenti nelle visure catastali. Di fatto i finanzieri hanno registrato una condotta omissiva da parte dei contribuenti che, non effettuando la prevista dichiarazione di aggiornamento presso l’Ufficio del Catasto degli immobili che insistono su aree demaniali in concessione, hanno evaso il pagamento dei tributi locali.

Le contestazioni

In particolare, le azioni di legalità hanno consentito di constatare il mancato pagamento dell’Imposta Municipale Unica (IMU), della Tassa sui rifiuti (TARI) e Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) per oltre 700.000 euro, risorse che sarebbero dovute entrare nelle casse comunali nell’interesse della collettività.

«L’evasione dei tributi locali costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi d’intervento a favore delle fasce più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dal reparto del Corpo sulla fascia costiera», fanno sapere dalla Guardia di Finanza.

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