Personale precario: il NurSind Salerno chiede la stabilizzazione del personale

Stabilizzazione del personale precario. Questo l’oggetto del sollecito che il Nursind Salerno ha inviato ai vertici dell’Asl Salerno

Di Redazione Infocilento

Il NurSind Salerno, sollecita i vertici dell’Asl Salerno per la stabilizzazione del personale precario. Questo l’oggetto del sollecito che il Nursind dopo la pubblicazione della delibera numero 1404 del 7 dicembre scorso, con cui l’Azienda sanitaria di Salerno ha reso noto l’elenco degli ammessi alla procedura di stabilizzazione e, contestualmente, degli esclusi.

La dichiarazione

«Sollecitiamo l’immediata regolarizzazione del rapporto di lavoro di quanti interessati, al fine di immettere gli stessi nel circuito del lavoro in forma stabile e duratura. Difatti, non ci spieghiamo il perché del procrastinarsi di detta procedura che ha portato all’emanazione della delibera numero 1467 del 23 dicembre scorso e con cui si autorizza la prosecuzione del rapporto di lavoro di tutto il personale in scadenza al 31 dicembre prossimo fino al 31 marzo 2023», ha detto Biagio Tomasco, segretario territoriale del Nursind Salerno.

Non ce lo spieghiamo perché le procedure di individuazione degli aventi diritto sono terminate e quindi ben si poteva, e si doveva, prevedere l’immissione immediata in ruolo di detto personale, anche e soprattutto perché in linea con Piano del fabbisogno triennale del personale dell’Asl Salerno individuato con delibera 1222 del 18 ottobre scorso.

Quindi, si tratta solo di un inutile e perniciosa perdita di tempo che nulla ha di razionale. In conclusione, segnalando che questo personale, seppur prorogato fino al 31 marzo 2023, non risulti inserito nelle piattaforme per la compilazione dei turni di lavoro e al fine di evitare quanto già occorso in passato, ovvero la completa assenza dei lavoratori dalle piattaforme aziendali con ovvi risvolti di carattere medico legale – si pensi ad un infortunio sul lavoro in mancanza di detto inserimento -, come sindacato sollecitiamo l’immissione in ruolo a tempo indeterminato di tutti gli aventi diritto entro il più breve tempo possibile, oltre a voler verificare se tra gli esclusi sopraggiungano altri lavoratori che abbiano maturato i requisiti richiesti nel rispetto dei vincoli imposti dal con Piano del fabbisogno triennale del personale deliberato il 18 ottobre scorso».

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