La Sanità è stato il cavallo di battaglia di Vincenzo De Luca. Il governatore della regione Campania ha sempre sottolineato i grandi sforzi fatti nel settore, nonostante le risorse non sufficienti. Eppure, secondo i dati ufficializzati oggi, la Campania è tra le peggiori regioni italiane per qualità delle cure garantite ai cittadini: insomma la sanità è da rivedere.
A tracciare il quadro il Rapporto dell’Osservatorio Gimbe ‘Livelli essenziali di assistenza. Ciò che emerge è in generale una netta spaccatura tra Nord e Sud, con le regioni settentrionali che hanno una qualità del servizio nettamente migliori. In testa c’è l’Emilia Romagna. Nella top 10, invece, nessuna regione del Sud. La sanità in Campania occupa addirittura il penultimo posto. Peggio solo la Sardegna.
Il report della fondazione Gimbe
“Si tratta di una vera e propria ‘pagella’ per la sanità – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – che permette di identificare Regioni promosse (adempienti), pertanto meritevoli di accedere alla quota di finanziamento premiale, e bocciate (inadempienti)” .
Promossi e bocciati
Le Regioni inadempienti sono sottoposte ai Piani di rientro, strumento che prevede uno specifico affiancamento da parte del ministero della Salute che può sfociare sino al commissariamento della Regione. Non sono sottoposte alla verifica degli adempimenti: Friuli Venezia-Giulia, Sardegna, Valle D’Aosta e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
Dall’analisi realizzata da Gimbe emerge che testa alla classificazione per l’erogazione delle prestazioni si posiziona l’Emilia-Romagna con il 93,4% di adempimento, in coda la Sardegna con il 56,3% (Regione esclusa dal monitoraggio Lea) . Tra le prime 10 Regioni anche Toscana (91,3%), Veneto (89,1%), Piemonte (87,6%), Lombardia (87,4%), Umbria (85,9%), Marche (84, 1%), Liguria (82,8%), Friuli Venezia-Giulia (81,5%) e Provincia autonoma di Trento (78,8%).
La Sanità in Campania
Agli ultimi 6 posti per la sanità, oltre alla Sardegna, c’è la Campania (58,2%), Calabria (59,9%), Valle d’Aosta (63,8%) e Puglia (67,5%). Nella prima metà della classifica si posizionano dunque solo due Regioni del centro (Umbria e Marche) e nessuna Regione del Sud, a riprova dell’esistenza di una ‘questione meridionale’ in sanità.
La nostra regione nella classifica è penultima in Italia.