Disagi nei consultori familiari del Cilento: sono senza telefono e aperti a singhiozzo

Disagi nei consultori familiari del Cilento, consigliere regionale Tommaso Pellegrino chiede chiarimenti alla Regione

Di Erminio Cioffi

I consultori familiari delle aree interne della provincia, in particolare del Cilento, non hanno utenze telefoniche dedicate attive e non rispettare le giornate e gli orari di apertura. La denuncia arriva dal consigliere regionale Tommaso Pellegrino che ha presentato una interrogazione al presidente della Regione Vincenzo De Luca al fine di avere chiarimenti in merito al funzionamento degli stessi.

Consultori familiari: la richiesta di chiarimenti

«Nonostante l’impegno economico garantito dalla Regione Campania per potenziarne l’attività prestazionale – spiega Pellegrino – ho ricevuto diverse segnalazioni relative ad un malfunzionamento dei consultori familiari, con particolare riguardo a quelli operanti in provincia di Salerno e nelle aree interne del Cilento».

«A seguito dell’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza la Regione Campania – evidenzia ancora l’esponente di Italia Viva – di concerto con i Dipartimenti materno infantili delle Asl operanti sul territorio regionale, ha condiviso indicazioni operative per la riqualificazione dei consultori familiari, finalizzate a più consapevole approccio della popolazione alle attività consultoriali e, di conseguenza, stanziando quattro milioni di euro, a potenziare il ricorso dell’utenza a questi servizi con l’estensione delle giornate e degli orari di apertura dei consultori, l’attivazione di una utenza telefonica dedicata e la previsione di un monitoraggio da parte delle singole Asl in ordine alle attività svolte dai Consultori territoriali».

La risposta della Regione

Nei giorni scorsi è arrivata la risposta della Regione da parte della Direzione generarle per la Tutela della Salute che in una nota a firma del direttore generale, Antonio Postiglione, ha fatto presente che è in fase di attuazione il piano per la riqualificazione dei consultori e il programma risulta rimodulato per la necessità di adeguamento delle strutture e degli impianti a seguito della pandemia da Covid 19.

«Il piano – si legge nella risposta all’interrogazione – prevede una serie di interventi tra i quali l’estensione degli orari di apertura pomeridiani e/o al sabato mattina, l’attivazione di un numero aziendale dedicato a informazioni e prenotazioni ed il monitoraggio informatizzato delle attività svolte».

I consultori familiari

I consultori familiari sono stati istituiti nel 1975 e svolgono un ruolo fondamentale nel contrasto dell’emancipazione femminile. Nell’ambito dell’assistenza distrettuale rappresentano indispensabili strutture ad accesso diretto che erogano servizi socio-sanitari; l’attività svolta dai consultori familiari rientra, infatti, nel novero della prevenzione primaria ed è finalizzata, principalmente, a garantire la salute riproduttiva della donna, promuovere l’assistenza psicologica e sociale dei neo genitori e tutelare l’infanzia.

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