Grazie alle risorse per i dottorati comunali assegnate dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, il Comune di Cannalonga pronto a sperimentare un modello unico in regione Campania. L’Ente ha stipulato una convenzione con il corso di laurea in Scienze, Tecnologie e Biotecnologie per la Sostenibilità dell’Università della Tuscia.
Piani Forestali di Indirizzo Territoriale per sfruttare le risorse dei boschi
L’obiettivo è quello di sperimentare un’area del Cilento interno il nuovo strumento di pianificazione introdotto dal recente Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali: i Piani Forestali di Indirizzo Territoriale (PFIT). Si punta quindi alla promozione dell’occupazione giovanile qualificata nella filiera legno-energia, turismo naturalistico/forest bathing/educazione ambientale, eventi culturali nei boschi, sfruttamento dei prodotti del bosco.
L’area interessata dal progetto
Individuato come territorio di studio l’area di competenza della Comunità Montana Gelbison-Cervati, dove verrà realizzato il primo modello di PFIT della Campania.
Per questo progetto la dottoressa Elisa Altomonte, vincitrice di borsa di studio, sta raccogliendo tutte le informazioni disponibili del territorio sul patrimonio boschivo e il sistema forestale.
La proposta di PFIT può nascere anche dal basso, ad esempio da un insieme di Comuni o da un Parco naturale. L’obiettivo è valorizzare, in una visione d’insieme, le componenti silvo-pastorali di un comprensorio territoriale.
Ad oggi sono ancora molte le regioni in cui è assente la pianificazione forestale di secondo livello. Esso è presente, ad esempio, nelle isole e nel nord Italia. In Campania non è stato ancora redatto nemmeno in forma sperimentale un Piano Forestale di Indirizzo Territoriale.