È tornato in Italia e si è consegnato alle forze dell’ordine Antonio Musto, detto Antonello, l’agropolese accusato di essere il referente dello spaccio di droga nella piazza di Agropoli. Un elemento del gruppo capeggiato da Aniello Romano, al centro di un’operazione antidroga scattata nei giorni scorsi in provincia.
Operazione antidroga: la posizione del pusher agropolese
L’uomo, al momento del blitz, si trovava in Spagna. Ieri ha fatto rientro in Italia e insieme al suo avvocato si è recato presso la Questura di Salerno. I poliziotti gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e lo hanno condotto presso la casa circondariale di Fuorni.
Le accuse
Stando alla accuse il gruppo criminale facente capo ad Aniello Romano gestiva 11 piazze di spaccio. Antonio Musto avrebbe gestito quella agropolese.
Gli altri coinvolti, tutti tratti in arresto, sono Ciro Romano, alias «chiacchiell», che gestiva una piazza a Mariconda a Salerno; Marco Ferraiolo responsabile di quella del rione Sant’Eustachio; Vincenzo Campanile, detto «’o palestrat», per la zona Fratte – Vestuti; Raffaele Barbarulo (Lello) Mercatello; Giuseppe Ottati, «pipino», Pastena; Andrea Giordano Fuorni – San Leonardo; Antonio Noschese, alias «pupatell» (l’unico ai domiciliari per l’età di 78 anni), gestore di una piazza di spaccio a Matierno; Francesco Cataldo a Giffoni Valle Piana. A Baronissi c’era Roberto Ivan Sabatino e Vincenzo Ventura a San Mango Piemonte. Infine il pusher agropolese per la città costiera.