È ancora allarme furti in abitazione nell’area sud della provincia di Salerno. Nonostante i recenti arresti posti in essere dai carabinieri, nuovi colpi sono stati registrati sul comprensorio. I ladri hanno agito a Capaccio Paestum in pieno giorno.
Furti in abitazione, il caso di Capaccio Paestum
Ad essere presa di mira la casa del medico e consigliere comunale di minoranza Vincenzo Sica. È stato lui stesso a denunciare il furto avvento nella sua abitazione. Nel pomeriggio una banda è riuscita ad accedere all’appartamento e, con attrezzi specifici, a scardinare la cassaforte prelevando tutto quanto si trovava all’interno. Il furto in appartamento è avvenuto mentre il professionista si trovava presso il suo studio medico.
«Stiamo molto attenti, non credo di siano fermati – è l’allarme di Vincenzo Sica – Soprattutto vi dico che le cassaforti a parete per loro sono un gioco da ragazzi. Quindi svuotatele di corsa. Girano con flex a batteria ed attrezzature idonee».
Questo è solo l’ultimo colpo avvenuto a Capaccio Paestum. Ad essere prese di mira non soltanto abitazioni poste in zone periferiche ma anche a ridosso del centro cittadino.
I casi nel Vallo di Diano
Sempre ieri un altro furto in abitazione è stato messo a segno a Montesano sulla Marcellana, nella frazione Scalo. Quattro persone sono riuscite ad accedere in un appartamento e fare man bassa di oro ed altri oggetti di valore. Il proprietario di casa, però, li ha scoperti mentre rovistavano in una stanza e ha fatto scattare l’allarme. Prima dell’arrivo dei carabinieri, però, i malviventi sono riusciti a fuggire dal balcone e a dileguarsi.
L’allarme sicurezza
L’allarme furti in abitazione ormai interessa varie località. I carabinieri hanno arrestato due banditi domenica sera a Gioi; si trattava di due cittadini serbi residenti a Napoli. Un altro cittadino originario della Serbia, anche lui residente nel capoluogo partenopeo e forse collegato alla banda che ha colpito in Cilento, è stato invece arrestato a Mercato San Severino. Le forze dell’ordine hanno annunciato maggiori controlli sul territorio, ma l’esiguo numero di personale non consente un montitoraggio continuo del territorio.