«L’Associazione Città Libera” non è contraria all’installazione dei Dinosauri sulla Collinetta. “Città Libera” è contraria all’approssimazione con cui, ancora una volta, si gestisce un bene pubblico».
Quello che diciamo da mesi per la “svendita” che si sta facendo dell’ex Tabacchificio, lo ribadiamo per la “Collinetta”. Sono beni acquistati, manutenuti e sostenuti dai cittadini di Capaccio Paestum. Chi li gestisce, in virtù di un mandato pro tempore della collettività, ha il dovere di smetterla di fare scelte che vedono il Comune pagare i costi e il privato intascare gli incassi.
L’associazione chiede che venga concesso l’accesso gratuito alle attività
Visto che l’amministrazione Alfieri ha ritenuto di poter rinunciare all’incasso della TOSAP, di sostenere i costi di manutenzione e di non partecipare agli incassi di questa iniziativa, “Città Libera”, pur non condividendo la gestione di questo evento, chiede con forza che venga proposto all’Associazione Hermes e alla ditta che gestisce il parco a tema di dare la possibilità gratuita a tutti i bambini residenti nel comune di Capaccio Paestum dai 3 ai 13 anni di poter visitare il “World of Dinosaurus” e di partecipare gratuitamente ai laboratori, alle visite guidate, al giro sul trenino, alla visione del video 3D che prevedono costi extra, almeno una volta o con i genitori o con le scuole del territorio.
Se l’Associazione Hermes e il gestore privato non accoglieranno tale richiesta, “Città Libera” chiede all’attuale amministrazione di farsi carico dei costi di un accesso completo per ogni singolo bambino residente nel Comune di Capaccio.
Questi sarebbero soldi ben spesi. Diversamente si creerebbero delle disparità di trattamento a danno dei bambini residenti che non possono permettersi i costi richiesti, bambini a cui – dobbiamo constatare a malincuore – è inibita anche la sola visione da lontano dei dinosauri, visti i teloni oscuranti appositamente posti lungo il perimetro del parco.
Ecco cosa dice la Legge
L’art. 12 della legge 241/90, l’art.32 della legge n.69/2009 e l’art.26 del D.lgs. n.33/2013, tanto per citare parte della normativa di settore, impongono l’obbligatorietà della trasparenza pubblica dell’assegnazione di un bene pubblico, previa “gara aperta”, dopo averne individuato e pubblicizzato i criteri di carattere oggettivo offrendo a tutti la possibilità di partecipazione. Invece, apprendiamo che, con istanza di parte prot. 43630, il “privato” chiede al Comune di Capaccio Paestum il patrocinio morale, il supporto logistico e la concessione di un’area comunale.
Il“privato” incasserà, oltre al biglietto d’ingresso, anche il pagamento dei costi extra per le attrazioni installate mentre l’associazione Hermes incasserà i costi per i laboratori. Facciamo umilmente notare che la superficie della “Collinetta” è di circa 15.500 metri quadri.
Anche con una calcolatrice “paleontologica” non è difficile capire che la TOSAP che avrebbe dovuto pagare il “privato”, che incassa i soldi dei biglietti di ingresso, per un periodo di circa 10 mesi, ammonterebbe a decine di migliaia di euro. I commercianti di Capaccio Paestum sono più bravi di noi a calcolare la TOSAP, visto che la pagano tutti gli anni.