Si reca in ospedale per una visita ma viene aggredito dall’ortopedico. A denunciare l’accaduto un uomo residente a Scario, 58 anni, che in seguito ad un incidentemente domestico aveva riportato fratture ai talloni che lo hanno costretto in uno stato di semi-infermità.
Aggredito dall’ortopedico: i fatti
L’incidente avvenne lo scorso 11 novembre. L’uomo venne trasferito prima all’ospedale dell’Immacolata di Sapri e poi al “San Luca” di Vallo della Lucania, dove fu ricoverato nel reparto di ortopedia. Dopo tre giorni le dimissioni, avvenute, stando alla testimonianza del paziente giorni “senza che mi venisse somministrato nessun altro esame radiologico e senza neppure investire altri specialisti, malgrado avessi riferito ai sanitari di essere affetto da una grave forma di diabete, già cardiopatico ischemico“.
L’uomo sarebbe dovuto tornare in ospedale il 21 novembre successivo per un controllo, ma colto da fortissimi dolori non ebbe la possibilità di raggiungere il nosocomio. Così la visita venne rimandata di una settimana. Il 28 novembre successivo, poi, il 58enne riuscì a raggiungere l’ospedale, accompagnato dalla moglie e da un amico. È a questo punto che accade qualcosa di inaspettato.
L’aggressione
La visita non sarebbe stata eseguita, non solo. Stando a quanto raccontato dall’uomo, l’ortopedico che fin dall’inizio aveva preso in cura il 58enne, alla vista di un esame diagnostico effettuato presso un’altra struttura e alla consulenza fornita da un altro professionista avrebbe iniziato ad inveire contro di lui, urlandogli contro, rivolgendogli diverse frasi dai toni molto duri, fino a scaraventargli addosso la cartella contenente il dischetto e gli esami diagnostici ai quali si era sottoposto. Insomma l’uomo sarebbe stato aggredito dall’ortopedico in servizio.
La denuncia
Quanto accaduto è stato oggetto di una denuncia presentata tramite il suo legale, l’avvocato Marco Fimiani, presso Stazione dei Carabinieri di San Giovanni a Piro diretta dal Luogotenente Antonio Tata. L’accusa rivolta all’ortopedico dal 58enne è di averlo aggredito fisicamente e verbalmente. Ciò nonostante la sua condizione di menomazione. Non solo: la querela è relativa anche ad una omissione della sua professione dal momento che il paziente non sarebbe stato affatto visitato né tantomeno contattato dall’Ospedale “San Luca” nei giorni successivi agli avvenimenti. Starà agli investigatori comprendere cosa è realmente accaduto.