Nuove regole per l’imposta di soggiorno ad Agropoli, operatori critici sulle scelte

Sull'imposta di soggiorno ad Agropoli è già polemica. «Necessario un cambiamento netto della gestione del turismo»

Di Carmela Di Marco

Imposta di soggiorno ad Agropoli, cambia il regolamento ma la cooperativa ViviCilento prende le distanze dal provvedimento e conferma le sue perplessità sulla linea adottata dall’amministrazione comunaleper le politiche turistiche.

Imposta di soggiorno e politiche turistiche: le perplessità di ViviCilento

«Ancora oggi ad Agropoli non esiste un sistema turismo e, probabilmente, nemmeno ne ha uno in mente. Il turista che arriva qui vive nell’incertezza di trovare spiagge pulite, disorientamento nell’orario di mezzi pubblici, di ztl, di strisce bianche e/o azzurre, di eventi presenti solo sui social ma in concreto scarsamente fruibili», accusando dalla cooperativa.

ViviCilento più volte ha chiesto un tavolo tecnico per affrontare il tema ma fin ora non ci sono state risposte concrete e il turismo ad Agropoli, anziché basarsi su una progettualità ben definita, continua a stagnare su iniziative sporadiche.

Le critiche al regolamento

Le stesse richieste di incontro più volte auspicate si sono ridotte ad una convocazione per annunciare le modifiche al regolamento dell’imposta di soggiorno che si pagherà tutto l’anno e aumenterà di 50 centesimo. Tutto ciò nonostante un’offerta turistica da parte dell’Ente pubblico che continua ad essere lacunosa e tutt’altro che invitante.

Con il nuovo regolamento una famiglia di 4 persone che decide di soggiornare due settimane ad Agropoli dovrà pagare 60 euro di tassa di soggiorno. «Per quanto appena asserito, si andrebbe a creare una distorsione del mercato tra strutture ricettive regolarmente operanti contro chi è abusivo. (cosa che l’ospite potrebbe non sapere). Una delle nostre proposte è stata la lotta all’abusivismo. In virtù di questo nuovo regolamento non abbiamo avuto nessuna garanzia di un’attività di controllo utile a debellare l’abusivismo e quindi tutelare le attività ricettive regolarmente aperte».

«Di contro solo promesse di servizi, di eventi, di fiere, di manifestazioni e di tante cose che sentiamo oramai da anni. Ci hanno chiesto fiducia. Ma come accordarla se il futuro sembra identico al recente passato?» si chiedono da ViviCilento.

La cooperativa che aggrega più di mille posti sul territorio agropolese sostiene «che far pagare nel periodo di bassa stagione un importo del genere, può rivelarsi come boomerang sulla valutazione complessiva di un soggiorno»

Di fronte alle notevoli criticità in termini di gestione del territorio e servizi offerti, ViviCilento chiede un cambiamento netto nella gestione del tema turismo.

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