«L’imbroglio. Storia dell’alta velocità al Sud», a Sessa Cilento la presentazione del volume di Franco Maldonato

A Sessa Cilento la presentazione del volume dell'avvocato Franco Maldonato, l'appuntamento è per venerdì 16 dicembre alle 18:00

Di Redazione Infocilento

È in programma per venerdì 16 dicembre alle 18:00 presso l’aula consiliare di Sessa Cilento, la presentazione del volume dell’Avv Franco Maldonato.

L’imbroglio. Storia dell’alta velocità al Sud: ecco il volume dell’Avv Maldonato

Dopo i saluti del sindaco di Sessa Cilento Gerardo Botti e del Presidente Comunità Montana Alento-Monte Stella Angelo Serra, discutono con l’autore, Emanuele Malatesta, già membro del Consiglio direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Alex Giordano Direttore Societing Lab, Università degli Studi di Napoli Federico II, esperto di Social Innovation e Digital Transformation, Membro dello IADAS (Accademia Internazionale di Arti e Scienze) di New York, responsabile scientifico del progetto Societing4.0, un programma di ricerca per un modello di innovazione mediterraneo, assieme ad Antonio Santoro, Vicesindaco di Sessa Cilento e membro dell’Osservatorio per lo Sviluppo Territoriale dell’Università degli Studi di Salerno.

Il volume: i dettagli

Il tema è appassionante e attuale. Si tratta di un affare da 30 miliardi, che la politica ha messo nelle mani delle ferrovie. In tal modo la tecnica diviene il decisore di prima e ultima istanza, inventando un progetto che spettava allo Stato di autorizzare approvare e controllare, prima durante e dopo.

E il proponente diventa progettista, committente, appaltante e, infine, Commissario di Governo. Per un’opera inutile e per di più dannosa: 160 km di gallerie e milioni e milioni di metri cubi di rocce e inerti da scavare, sventrando Parchi Nazionali, Riserve naturalistiche anche di rango internazionale e decine di siti d’interesse comunitario. Con il Mezzogiorno che rimane povero, diventando brutto.

La presentazione del testo è di Giuseppe Cederna. La Prefazione di Mario Tozzi e la Postfazione di Andrea Satta.

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