Un protocollo d’intesa per valorizzare la SS19, Strada Regia delle Calabrie. L’iniziativa arriva dall’Archeoclub d’Italia desideroso di rilanciare un percorso di circa 260 chilometri, che va da Napoli a Castrovillari.
Perché è importante valorizzare la Strada Regia delle Calabrie
L’intenzione è quella di rendere la via fruibile anche come itinerario di turismo e mobilità lenta da inserire nel sempre più crescente elenco di sentieri e cammini storici.
Una iniziativa che interesserà tutti i comuni attraversati dalla SS19, tra cui quelli del comprensorio della Piana del Sele, degli Alburni e del Vallo di Diano e che parte da uno studio di 8 anni condotto dal delegato dell’Archeoclub Luca Esposito.
La storia
Grazie ad un’attenta ricerca è stato possibile ricostruire l’importanza di un’arteria i cui lavori iniziarono sotto il regno di Ferdinando IV. La Strada Regia delle Calabrie fu realizzata in tempi record, conclusa per gran parte già nel 1784. In sei anni furono realizzate sei miglia.
Lungo il suo percorso sono individuabili tracce di storia come l’Elogium di Polla, una lapide scritta in latino arcaico in cui il costruttore elogia il suo operato.
La Strada Regia delle Calabrie era la più lunga via di comunicazione per i viaggiatori del Gran Tour, lungo la quale sono disseminati piccoli borghi scrigno di storia, cultura, archeologia, arte, paesaggi suggestivi.
L’iniziativa
Insomma la Strada Regia delle Calabrie, attraversando città e borghi minori rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto, del paesaggio e delle tradizioni. Ecco perché l’Archeoclub sta lavorando alla promozione e valorizzazione di questi luoghi. Insieme ai comuni attraversati dall’arteria si ha l’obiettivo di sostenere e promuovere questo antico percorso e i centri attraversati.