Festa dell’Immacolata, tempo di presepe e albero di Natale: ma perché lo addobbiamo con le “palline”?

L'8 dicembre tradizionalmente si realizzano in casa presepe e albero di Natale: ma ti sei mai chiesto perché è addobbato con le palline?

Di Fiorenza Di Palma

8 dicembre, giorno della solennità dell’immacolata Concezione; festa in Italia e in tutto il mondo cattolico. In questa giornata si celebrano le apparizioni Mariane del 1858 alla giovane Bernadette Soubirous, nella cittadina di Lourdes. Lì, infatti, per la prima volta venne pronunciata l’espressione Immacolata Concezione per far riferimento alla Madonna, concepita senza peccato benché nata da due comuni mortali. A promulgare il dogma dell’Immacolata Concezione fu Papa Pio IX con la bolla “Ineffabilis Deus“.

8 dicembre: inizia il periodo di Natale: tempo di presepe e albero

L’8 dicembre è tradizionalmente il giorno che segna l’inizio del periodo natalizio e si tirano fuori da cantina, scantinati o garage presepi ed albero di Natale. Quanti di voi oggi si sono messi all’opera per addobbare la casa? E tra pastori, luci e decorazioni varie, immancabili sono anche le “palline” dell’albero di Natale.

Ma ti sei mai chiesto perché si usano proprio le palline sull’albero?

Perché usiamo le palline sull’albero di Natale

Può sembrare un’usanza moderna ma non è assolutamente così. L’origine, al contrario, è molto antica. Già in epoca pre-cristiana esistevano delle decorazioni che in occasione del solstizio d’inverno si appendevano davanti casa, come corone sempreverdi che, secondo le usanze, tenevano fuori gli spiriti maligni.

Nell’antica Roma, invece, si addobbavano con gli abeti i templi nel periodo dei “Saturnali“, ovvero le celebrazioni in onore di Saturno che cadevano proprio durante il solstizio invernale, a partire dal 17 dicembre.

Proprio in questo contesto nasce la tradizione delle palline sull’albero che poi diventerà il simbolo di Natale.

Questa usanza si è poi affermata ulteriormente durante il cristianesimo. In vista del Natale, infatti, le chiese e le piazze dei villaggi, si decoravano con alberi o piramidi di legno decorate.

Arbusti come il ciliegio, il biancospino o alberi di medio fusto, venivano abbelliti con carta, mele rosse e candele. In poco tempo iniziò ad affermarsi l’utilizzo dell’abete, decorato proprio con mele rosse, il cui colore risaltava sul verde della pianta. Ma non solo: la mela era un simbolo biblico legato alla storia di Adamo ed Eva che anticamente si celebravano il 24 dicembre. Una tradizione che è rimasta tutt’ora. Le mele si sono trasformate in palline di vari materiali che adornano l’albero di Natale.

Le decorazioni

Se in passato si utilizzavano dolci, nastri di tessuto, piccoli ninnoli, candele ed ostie sconsacrate, oggi le decorazioni industriali vanno per la maggiore, in plastica, vetro o ceramica. Sul nostro abete (vero e finto) spesso posizioniamo anche dolciumi, personaggi natalizi o altri addobbi, oltre alle immancabili luci. Ma su un albero di Natale che si rispetti le palline rosse non possono mai mancare!

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