Terremoto politico ad Ogliastro Cilento: sindaco Paolo Astone rassegna le dimissioni

Paolo Astone, sindaco di Ogliastro Cilento ha ufficializzato le sue dimissioni dalla carica. L’annuncio è arrivato nella giornata di ieri

Di Ernesto Rocco

Il sindaco di Ogliastro Cilento, Paolo Astone, ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica. Una decisione irrevocabile presa già venerdì mattina, protocollata a palazzo di città, ma tenuta segreta fino a ieri.

Le dimissioni del sindaco Paolo Astone

L’ormai ex primo cittadino, infatti, ha temporeggiato per fare una scelta quanto più possibile ponderata, ma alla fine ha scelto di non fare passi indietro.

«Mi sono dimesso dalla carica di sindaco per motivi personali, ormai non c’erano più le condizioni per andare avanti con serenità». Queste le parole del primo cittadino. In realtà che vi fosse maretta in seno all’amministrazione comunale era chiaro da diverse settimane. Già questa estate, infatti, in paese erano iniziati a circolare i primi rumors sulle possibili dimissioni di Paolo Astone. Un chiacchiericcio che si era fatto sempre più insistente nelle ultime settimane, fino a lunedì quando poi il primo cittadino ha deciso di confermare la sua scelta.

I motivi della decisone

Sugli effettivi motivi della decisione vi sarebbe la presenza ingombrate di Michele Apolito ex sindaco e attuale vicesindaco, di cui lo stesso Astone era una figura rappresentativa.

Un personaggio sulla scena politica da oltre trent’anni, sindaco per diversi mandati intervallati comunque da suoi fedelissimi, eletti allorquando la legge non gli permetteva di ricandidarsi.

Le elezioni del 2021 e il futuro

Astone era a capo della lista “Con voi più uniti”, l’unica in campo alle scorse amministrative. “Leali”, lista avversaria con candidato sindaco Vincenzo Oricchio, era stata infatti esclusa dalla commissione elettorale per alcune irregolarità nella presentazione della lista e in particolare per la mancata apposizione del simbolo sulla documentazione.

Astone riuscì a superare l’unico ostacolo che gli si presentava, ovvero quello del quorum. Alle urne si era presentato il 60% degli aventi diritto, il 73% dei votanti aveva apposto una croce sulla sua lista.

Una volta presentate le dimissioni il sindaco avrà trenta giorni per un eventuale ripensamento che, a quanto pare, non arriverà. Trascorso un mese verrà nominato un commissario prefettizio che gestirà le sorti del comune fino a nuove elezioni.

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