Un progetto per favorire l’inserimento delle persone con disabilità: l’iniziativa del Piano di Zona S9

Grazie a fondi del Pnrr un progetto triennale dedicato all’inclusione delle persone con disabilità

Di Maria Emilia Cobucci

Nella giornata internazionale delle persone con disabilità il Piano di Zona Ambito S9 – Comune Capofila Sapri ha annunciato di aver ottenuto un finanziamento per il progetto “Percorsi di autonomia per persone disabili”. I fondi arrivano da risorse Pnrr. 

Un progetto per le persone con disabilità 

L’obiettivo del progetto è quello di realizzare interventi personalizzati al fine di favorire e sostenere l’accesso delle persone con disabilità al mercato del lavoro, rimuovere le barriere di accesso all’alloggio e favorire il miglioramento della qualità della vita dei soggetti disabili.

Il progetto interesserà dodici beneficiari, di età compresa tra i 18 e i 64 anni in possesso di certificazione ai sensi della L.104/92 art. 3 commi 1 o 3, o della certificazione dell’invalidità civile a partire dal 75%.

Le iniziative

Sarà attivata un’équipe multidisciplinare anche con esperti esterni che definirà con i beneficiari e i loro nuclei familiari i progetti personalizzati, accompagnandoli lungo questo percorso che avrà la durata di tre anni.

Si attiveranno due appartamenti che potranno ospitare fino a sei persone presso immobili di individuati nei Comuni dell’Ambito che verranno adeguati ai bisogni delle persone con disabilità.

Questo progetto vuol consentire alle persone con disabilità di raggiungere gradualmente l’autonomia, condividere spazi comuni, traendo sempre nuovi stimoli e sperimentando un inevitabile processo di adultizzazione. Si investirà anche sulla formazione nel settore delle competenze digitali, per assicurare la loro occupazione, e realizzati tirocini di inserimento lavorativo.

Il commento

“Realizzare questo progetto è una sfida per il nostro territorio“– afferma la Coordinatrice del Piano di Zona Ambito S9 dott.ssa Gianfranca Di Luca – “perché mira a consolidare la rete e far dialogare fra loro familiari, operatori e diversi soggetti significativi per il raggiungimento di una vita indipendente così da offrire risposte concrete a quei ragazzi con disabilità che aspirano a sentirsi parte attiva della società e della comunità in cui vivono”

Condividi questo articolo
Exit mobile version