Giovani medici campani dimenticati: interrogazione al Ministro Schillaci

Contestato il mancato pagamento dei giovani medici campani che hanno vinto il concorso di formazione in Medicina Generale

Di Redazione Infocilento

Un’interrogazione scritta al Ministro della Salute Orazio Schillaci per informarlo della situazione che si sta delineando in Campania “a fronte del mancato pagamento dei giovani medici che hanno sostenuto e vinto il concorso di formazione specifica in Medicina Generale del mese di febbraio 2022“. Questi lamentano di essere stati dimenticati, se non totalmente ignorati, dalla Regione.

Giovani medici campani: la situazione

L’iniziativa è della parlamentare Imma Vietri, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Sanità alla Camera dei Deputati. Il tema, in particolare, è quello della mancata erogazione delle borse di studio per quasi 200 medici. Questi lo scorso aprile hanno iniziato il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale del triennio 2021/24. Da sette mesi, però, non ricevono i 966 euro lordi previsti al mese.

Il commento

La Regione Campania – sostiene Vietri – è l’unica a non aver ancora erogato alcuna mensilità. Per questo, lascia l’amaro in bocca leggere che oltre 130 medici hanno già lasciato il Corso, con inevitabili conseguenze che si ripercuoteranno sulla già grave carenza di personale nel sistema sanitario campano”.

La deputata di Fratelli d’Italia ricorda, inoltre, che “la Regione Campania e il territorio dell’Asl di Salerno, in particolare, soffrono da sempre di una grave carenza di medici e operatori sanitari, frutto dei tagli sistematici degli ultimi anni e dei piani di rientro imposti alle Regioni in difficoltà finanziarie e per questo motivo gli ospedali e la Medicina del territorio hanno avuto enormi difficoltà nel garantire l’emergenza nei pronto soccorso ed i Lea”.

Per questo – conclude Vietri – “non è accettabile che medici in formazione, ai quali è preclusa ogni altra possibilità lavorativa, restino per mesi in attesa di ricevere dalla Regione quanto dovuto in forza dell’assegnazione delle borse”.

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