A dicembre il grande teatro è in scena nel Cilento. Doppio appuntamento, il 9 dicembre alle 10:00, al Teatro Parmenide della Fondazione Alario di Ascea, l’attrice Rosalba di Girolamo che con Lorenzo Sarcinelli, porterà in scena Circe dal romanzo di Miller per la regia di Annamaria Russo.
Sabato 10 dicembre alle 19:00 sarà protagonista, invece, con Federica Ottombrino di «Errori» al Teatro Sala Keys di Pioppi nell’ambito del «Cilento Festival Pollica». Un grande spettacolo scenico con i costumi di Rosa Ferrara e con l’introduzione della Professoressa Emilia Notaro.
Ma chi è Circe?
Circe è una figura mitologica, una ninfa, una maga, una creatura capace di trasformare gli uomini in porci, l’ennesimo ostacolo che si frappone tra Ulisse e il suo ritorno a Itaca, un’ammaliatrice, una dea, un essere diabolico. Circe è semplicemente una donna. Vista con gli occhi degli uomini.
«Ho portato la mia Circe sempre con me– così la protagonista Rosalba Di Girolamo – ho ripetuto le sue parole per strada, con gli auricolari fingendo di telefonare, facendo faccende a casa, in ospedale o guidando. Guidata da Annamaria Russo, abbiamo smussato, talvolta rimosso, quella scorza di solennità cui il personaggio e il timore reverenziale verso il mito porta.
Abbiamo cercato l’eleganza dell’imperfezione in ogni gesto e in ogni parola. Abbiamo cercato i suoi tanti volti e le sue tante voci, perché a me è stato dato l’onere e l’onore di incarnare tutti i personaggi femminili raccontati, come a Lorenzo quello tutti quelli maschili.
La trama
Lo spettacolo narra del mito di Circe, rivisitato in chiave contemporanea. Due soli attori, un uomo e una donna, alle prese con gli innumerevoli personaggi del mito greco. Sarcinelli interpreta dagli arroganti fratelli divini di Circe, ai mortali Dedalo e Glauco fino all’amato Odisseo e ai suoi due figli, Telemaco e Telegono, quest’ultimo concepito proprio con la maga.
La Di Girolamo si confronta con Circe, naturalmente, con la sua terribile sorella Pasifae, con la mostruosa Scilla, la terribile Atena, con Penelope, la rivale, moglie dell’eroe omerico, in un gioco di specchi e riflessi offerto dall’allestimento sul palco.
Lo spettacolo, dunque, oltre a proporre una nuova visione della Maga Circe, non più mangia uomini ma coraggiosa femminista ante litteram che trasforma gli uomini in bestie solo per legittima difesa e squarcia la coltre di misoginia perpetrata su questo mito nei secoli, è l’occasione per un excursus appassionato e godibile intorno alla mitologia greca.
Errori, sinossi dello spettacolo
Errori parla del più ingannevole dei sentimenti, di amore, e di instabilità mentale. E lo fa raccontando delle storie di vita e di solitudine. Perché narrare nasce dalla paura di restare soli, perché narrando si abbraccia chi ascolta, e così ci si ritrova interi.
Questo abbraccio è ciò che ERRORI vuole regalare agli ascoltatori: attraverso le parole e le atmosfere magiche dei più grandi scrittori sudamericani, una narratrice e una cantante, accompagnate dal suono di una chitarra e di una fisarmonica, raccontano storie di vite in bilico: una donna che trova se stessa salendo su un autobus, un’altra creando pasticcini…o forse si perdono.
Errori narra di quel momento in cui la scoperta profonda dell’altro ci porta a conoscere noi stessi al punto di vacillare, di perdere l’orientamento e l’equilibrio.