Sistemazione del vallone, per il Tar l’appalto è da annullare

Sistemazione del vallone, appalto annullato. Il Tar ha accolto il ricorso presentato dalla ditta seconda classificata nella gara d’appalto

Di Maria Emilia Cobucci

È stato annullato l’appalto relativo agli “Interventi di sistemazione e riqualificazione idraulica e ambientale del Vallone Zinzole”, nel Comune di Rofrano, aggiudicato da un’impresa di Vallo della Lucania. A stabilirlo è stato il TAR di Salerno che ha accolto il ricorso presentato dalla ditta del luogo, arrivata seconda nella gara di appalto contenuta nel bando istituito dall’ente comunale nel luglio del 2021.

I lavori di sistemazione del Vallone Zinzole

Una procedura che prevedeva l’affidamento dei lavori di sistemazione e riqualificazione idraulica del Vallone Zinzole sulla base del criterio del migliore rapporto qualità/prezzo, per un importo complessivo di quasi 500mila euro.

Il ricorso

Ad aggiudicarsi dunque i lavori, come contenuto nel provvedimento comunale del 4 marzo 2022, era stata la ditta vallese verso la quale la seconda classificata aveva presentato ricorso lo scorso mese di Maggio.

Secondo quest’ultima infatti il progetto e la proposta migliorativa erano state sottoscritte da un tecnico della ditta aggiudicatrice dell’appalto iscritto all’albo dei geometri anziché degli ingegneri, con conseguente violazione del disciplinare di gara. Inoltre la relazione tecnica e le tavole grafiche che costituiscono l’offerta “non risultano coerenti con quanto riportato nel computo metrico non estimativo e in quello estimativo, con conseguente indeterminatezza dell’offerta prodotta”.

Secondo quanto asserito dall’impresa locale “trattandosi di un appalto a misura, i computi metrici costituiscono elemento essenziale dell’offerta, individuando le migliori proposte”.

Per la ditta seconda classificata si tratta di elementi che avrebbero dovuto comportare l’esclusione della ditta prima classificata dall’aggiudica del bando. Per il Tar il contratto di appalto va annullato.

Le novità

La questione è ora approdata al Consiglio di Stato. I giudici amministrativi romani si pronunceranno sul caso a febbraio. Intanto la sentenza del Tar è stata sospesa.

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