Archiviate le indagini della Direzione Investigativa Antimafia sul comune di Agropoli. L’attività investigativa era iniziata nel 2017 e culminò con le perquisizioni eseguite nel maggio del 2019 presso il municipio di Agropoli e le dimore dell’ex sindaco Franco Alfieri e del primo cittadino allora in carica, Adamo Coppola.
Le indagini dell’antimafia sul comune di Agropoli
A coordinare le attività il capo della Dia di Salerno, Giulio Pini e il PM, Vincenzo Montemurro. Nei mesi successivi furono ascoltati funzionari dell’Ente, amministratori, imprenditori ed anche Dario Vassallo, fratello del compianto sindaco di Pollica, Angelo. Tra le contestazioni il presunto voto di scambio che avrebbe coinvolto anche la società partecipata Agropoli Cilento Servizi.
L’indagine fece molto scalpore e portò al sequestro di diversi documenti, restituiti soltanto nel febbraio scorso.
Il commento
«Mi è stato notificato questa mattina il decreto di archiviazione delle indagini avviate dalla DIA nel 2019. Ho avuto massima fiducia nella giustizia, in ogni istante, e non avevo dubbi che saremmo arrivati a questo esito. La mia azione amministrativa è stata sempre orientata alla legalità e non sono mai sceso a compromessi, al contrario sono stato l’unico a denunciare episodi di violenza e criminalità ogni qualvolta si sono presentati». Così ha esordito l’ex sindaco di Agropoli Adamo Coppola, commentando l’archiviazione delle indagini dell’Antimafia.
«Purtroppo sono dovuti trascorrere tre anni per chiudere questa indagine, un periodo che, ammetto, non è stato semplice per me e le persone che mi sono vicine – ha aggiunto – Ora dobbiamo guardare avanti».