La questione posidonia spiaggiata ad Agropoli continua a far discutere. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Roberto Mutalipassi, ha annunciato la pubblicazione di un avviso diretto a privati per individuare idee utili a risolvere il problema.
Il problema della posidonia spiaggiata ad Agropoli
Una criticità non da poco per il litorale agropolese quella della posidonia spiaggiata. Con poca lungimiranza i vari amministratori che si sono succeduti negli ultimi vent’anni hanno provveduto ad accumulare a riva le alghe (come comunemente questa pianta marina è etichettata), trasformando angoli di costa in discariche a cielo aperto.
Le proposte
Essendo un problema atavico, l’assenza di idee per risolverlo fa discutere e infatti la scelta dell’amministrazione comunale di andare alla ricerca di soluzioni non manca di sollevare polemiche.
«Si continua a perdere tempo su una problematica che dimostra ancora una volta l’incapacità di questa amministrazione comunale», accusa Massimo La Porta.
Il consigliere di minoranza, che da assessore al demanio della giunta Alfieri pure si era trovato a gestire il problema, fa proposte come ad esempio un utilizzo per la cosmesi o per l’agricoltura della posidonia spiaggiata ed etichetta quello delle alghe come «un problema che non si vuole risolvere».
Negli ultimi anni sono state fatte diverse proposte. Di recente la normativa ha aiutato gli enti locali, prevedendo regole meno stringenti per il trattamento della posidonia spiaggiata (almeno fino a fine anno) eppure ad Agropoli nulla si è mosso.
Le soluzioni adottate questa estate dall’assessore Giuseppe Di Filippo che ha previsto di rimuovere la posidonia e gettarla a largo in mare non sono aperse efficaci. E mentre Agropoli cerca soluzioni, Pollica ha annunciato la realizzazione di un impianto per lo smaltimento della posidonia spiaggiata. Da questa pianta marina il centro cilentano produrrà energia.