L’aumento dei prezzi è ormai un dato di fatto. Colpa dell’aumento dei costi dell’energia, delle materie prime e di tutta una serie di ragioni che stanno determinando difficoltà per imprese, esercenti e cittadini. E con l’aumento dei prezzi aumenta anche l’inflazione.
Inflazione e aumento dei prezzi. I dati Istat
L’Istat nei giorni scorsi ha diffuso i dati relativi agli aumenti, in base ai quali il Codacons ha stilato la classifica delle regioni dove i prezzi al dettaglio ad ottobre hanno registrato gli aumenti più considerevoli.
La classifica delle regioni del Codacons
«Un incremento quello dei listini che ha effetti diversi sulle famiglie, a seconda della regione di residenza – spiega il Codacons – La spesa annua per consumi dei nuclei residenti, infatti, è fortemente diversificata sul territorio, con le famiglie del nord che spendono di più rispetto a quelle che vivono nel Mezzogiorno».
L’inflazione, quindi, ha effetti differenti sulle tasche dei consumatori. Il Codacons ha pertanto elaborato la classifica delle regioni italiane dove i listini al dettaglio crescono di più, e i conseguenti effetti sulla spesa dei nuclei residenti.
I dati regione per regione
L’Italia fa registrare un complessivo aumento dell’inflazione dell’11,8% con una spesa media a famiglia aumentata di 3625 euro l’anno. Sono nove le regioni che sono al di sopra della media nazionale.
Si tratta di Sicilia, Liguria, Sardegna, Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna, Puglia, Toscana e Trentino Alto Adige. Tutte le altre fanno registrare un’inflazione più contenuta, con la Campania che in questa speciale classifica si posiziona quattordicesima con un’inflazione al 10,9% e un aumento della spesa media a famiglia di 2765 euro. “Meglio fanno solo Basilicata e Valle d’Aosta.
La classifica dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi in Italia
Inflazione Maggiore spesa annua a famiglia
SICILIA 14,4% +3.487 euro
LIGURIA 13,8% +4.139 euro
SARDEGNA 13,6% +3.616 euro
ABRUZZO 12,9% +3.395 euro
UMBRIA 12,7% +3.728 euro
EMILIA ROMAGNA 12,5% +4.360 euro
PUGLIA 12,2% +2.922 euro
TOSCANA 12,2% +4.278 euro
TRENTINO A.A. 11,9% +4.272 euro
ITALIA 11,8% +3.625 EURO
VENETO 11,8% +3.796 euro
FRIULI V.G. 11,3% +3.540 euro
LAZIO 11,3% +3.769 euro
CALABRIA 11,2% +2.686 euro
MARCHE 11,1% +3.200 euro
MOLISE 11,1% +2.892 euro
PIEMONTE 11,1% +3.440 euro
LOMBARDIA 11% +3.913 euro
CAMPANIA 10,9% +2.765 euro
BASILICATA 9,3% +2.235 euro
VALLE D’AOSTA 8,8% +2.962 euro