L’allarme furti e rapine cresce nel Vallo di Diano. Sono diversi gli episodi registrati in numerosi comuni del comprensorio con i malviventi che agiscono anche in pieno giorno o in alcuni casi con persone presenti nelle abitazioni.
È quanto accaduto nei giorni scorsi a Monte San Giacomo dove i ladri, sicuramente più di uno, hanno scardinato una cassaforte in una casa mentre al piano di sotto vi era la proprietaria dell’abitazione. La sindaca di Monte San Giacomo, Angela D’Alto ha inviato nelle scorse ore un documento al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, nel quale espone tutta la sua preoccupazione in merito a quanto sta avvenendo nel Vallo di Diano.
Il commento della sindaca di Monte San Giacomo, Angela D’Alto
«I numerosi episodi di furti e rapine che hanno colpito, recentemente, le comunità del Vallo di Diano, scrive Angela D’Alto, hanno generato un clima di tensione e paura in un territorio, come il nostro, che presenta caratteristiche ben diverse dalle più complesse realtà metropolitane.
Il venir meno, inoltre , di presidi di giustizia quali tribunale e carcere, l’assenza di un commissariato di Polizia e l’insufficiente presenza di forze dell’ordine, stanno contribuendo a rendere i nostri Comuni facile bersaglio di delinquenti senza scrupoli.
Mai come in questo periodo, aggiunge la D’Alto, è palpabile tra i cittadini un comprensibile senso di insicurezza e di frustrazione, che non può e non deve lasciarci indifferenti. Dove lo Stato è assente, la criminalità trova terreno fertile per sostituirsi ed esso.
D’altro canto, la tutela dell’incolumità personale e la salvaguardia della proprietà privata dei cittadini sono responsabilità delle istituzioni, ma se queste sono giudicate insufficienti si mette automaticamente in moto un meccanismo che spinge i cittadini a cercare di garantirsi la propria sicurezza da soli. Tutto ciò va contrastato con ogni mezzo nelle nostre possibilità, sottolinea ancora la prima cittadina.
Oltre alle soluzioni di medio termine, occorre agire subito. È per questo che Le chiedo di convocare quanto prima un tavolo istituzionale, per concorrere tutti insieme ad arginare questo fenomeno e a restituire alle nostre comunità la serenità di cui hanno diritto».