Ancora una volta i punti nascita degli ospedali del Cilento e Vallo di Diano sono a rischio. Il 31 dicembre 2022 Sapri e Polla rischiano di chiudere mentre Vallo della Lucania avrebbe ottenuto una proroga, l’ennesima.
Punti nascita a rischio: la situazione
Il limite minimo previsto dal Decreto Balduzzi dei 400 parti l’anno non è stato raggiunto e così i punti nascita rischiano di cessare la loro attività per sempre. Già in passato si era presentato il problema, con le comunità che però hanno manifestato tutto il loro dissenso per questa decisione, annunciando proteste ma anche promuovendo attività di sensibilizzazione al problema.
L’albero della vita
Tra queste il cosiddetto Albero della Vita, addobbato in vista del Natale presso il reparto di ostetricia e ginecologia dell’Immacolata di Sapri. Un’iniziativa altamente simbolica che vede in cima all’abete la presenza di un addobbo rappresentante una donna incinta con la vita in grembo e poi una serie di altre decorazioni, rosa e azzurre, una per ogni neonato venuto alla luce in questo anno.
Anche quest’anno, nonostante la spada di Damocle che pende sul reparto, si sta organizzando l’iniziativa.
Per questo Maria Tramontano, ostetrica del presidio saprese, ha invitato tutte le donne a donare un addobbo per l’albero allestito presso il punto nascite.
Potranno essere posizionati bigliettini con frasi, poesie, lettere e pensieri che diventeranno addobbi per l’albero di Natale. Un modo per far sentire la vicinanza della comunità ad un reparto che ha tanta importanza ha avuto negli anni per Sapri e le comunità limitrofe.