Cilento

Moriva oggi il «padre» della Spigolatrice, ecco chi era Luigi Mercantini

Moriva oggi Luigi Mercantini considerato il papà della Spigolatrice che ha lasciato un segno indelebile nella memoria di tutti noi

Redazione Infocilento

17 Novembre 2022

Spigolatrice di Sapri

Ricorre oggi, l’anniversario della morte di Luigi Mercantini. Era, infatti, il 17 Novembre del 1872, quando moriva a Palermo.

Ecco chi era Luigi Mercantini il «papà» della Spigolatrice

Nacque a Ripatransone, nelle Marche, il 19 Settembre 1821, e presto attivo egli stesso nelle vicende dell’Italia risorgimentale, fu autore di importanti inni patriottici, come ad esempio quello di Garibaldi. Sebbene oggi sia ritenuto un «minore» della letteratura italiana e sia poco conosciuto dagli scolari, è ancora celeberrimo proprio per l’epico e malinconico ”Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!”, versi della poesia, «La Spigolatrice di Sapri», che prima a scuola si studiava a memoria.

La Spigolatrice

«La spigolatrice» ha lasciato un segno indelebile nella nostra identità nazionale. La sua stesura risale al 1857, anno dell’impresa di cui si narra, ovvero la liberazione del sud dall’oppressione borbonica, ad opera di Carlo Pisacane, fervente seguace delle idee mazziniane.

Sotto forma di ballata ispirata alle antiche chanson de geste e anche per certi versi all’epica greca, la storia ambientata nel basso Cilento narra di quegli uomini, alcuni dei quali venuti anche da Ponza, sbarcati per restituire la dignità alle genti locali, che però, come noto, non compresero quest’intento.

Dallo stile tardoromantico, ricco di reiterazioni e momenti di ascesa positiva, che in realtà presagivano un finale tragico, il componimento ha ricevuto da subito lusinghevoli apprezzamenti, come quello di Giovanni Pascoli, dal tono affine. Inoltre, sarebbe penetrato sempre più nella cultura nazionale anche per mezzo di Luigi Tenco, cui ispirò il testo di “Ciao amore ciao” che nel titolo originale recava invece “Li vidi tornare”, ed in cui è presente la frase “Eran trecento, eran giovani e forti”.

Diversi film hanno poi rievocato l’immagine della celebre spigolatrice che “andava un mattino a spigolare” e si invaghì di quel giovane dagli occhi azzurri e i capelli biondi, e dal cui punto di vista dipenderebbe tutto il senso della lirica.

In seguito la spigolatrice è divenuta un simbolo di attrazione turistica a Sapri, da quando, il 25 Giugno 1994, fu posta una statua che la raffigura sullo scoglio dello Scialandro. Lo scorso anno, il 25 settembre, invece, è arrivato un clone della statua, posizionato sul Lungomare.

Le polemiche sulla nuova statua della Spigolatrice inaugurata lo scorso anno

L’anno scorso la questione della nuova Spigolatrice di Sapri aveva sollevato un polverone che, per settimane, ha tenuto banco in diverse trasmissioni Rai e Mediaset, diventando centro di dibattito non solo a livello nazionale, ma anche estero.

La «nuova Spigolatrice» realizzata dall’artista Emanuele Stifano, infatti, è stata giudicata da alcuni «sessista» per abiti e forme abbastanza prosperose, lontana dalla figura descritta dal poeta Luigi Mercantini. Oggi, la statua è divenuta simbolo di buona fortuna, molti sono i ragazzi, ma anche neo sposi, che raggiungono la Spigolatrice per una foto ricordo.

La poesia di Luigi Mercantini

«Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!’ ‘
Me ne andava al mattino a spigolare
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
era una barca che andava a vapore,
e alzava una bandiera tricolore.
All’isola di Ponza si è fermata,
è stata un poco e poi si è ritornata;
s’è ritornata ed è venuta a terra;
sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra,
ma s’inchinaron per baciar la terra.
Ad uno ad uno li guardai nel viso:
tutti aveano una lagrima e un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane,
ma non portaron via nemmeno un pane;
e li sentii mandare un solo grido:
“Siam venuti a morir pel nostro lido”.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro
un giovin camminava innanzi a loro.
Mi feci ardita, e, presol per la mano,
gli chiesi: “Dove vai, bel capitano?”
Guardommi, e mi rispose: “O mia sorella,
Vado a morir per la mia patria bella”.
Io mi sentii tremare tutto il core,
né potei dirgli: “V’aiuti il Signore!”
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Quel giorno mi scordai di spigolare,
e dietro a loro mi misi ad andare:
due volte si scontrâr con li gendarmi,
e l’una e l’altra li spogliâr dell’armi:
ma quando fûr della Certosa ai muri,
s’udirono a suonar trombe e tamburi;
e tra ’l fumo e gli spari e le scintille
piombaron loro addosso più di mille.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
Eran trecento e non voller fuggire,
parean tre mila e vollero morire;
ma vollero morir col ferro in mano,
e avanti a loro correa sangue il piano:
fin che pugnar vid’io per lor pregai,
ma a un tratto venni men, né più guardai:
io non vedea più fra mezzo a loro
quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.
Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!»

Iscriviti al canale WhatsApp

Resta sempre aggiornato, iscriviti al canale WhatsApp di InfoCilento

Potrebbe interessarti anche

Cilento, prove d’estate: tra mare e siti archeologici | VIDEO

A fare da protagonista è stato il sito archeologico di Velia, che ha registrato un’affluenza significativa di persone grazie all’iniziativa #DomenicalMuseo, promossa dal Ministero della Cultura

Chiara Esposito

07/04/2025

Sapri, taglio del nastro per il Club Napoli dedicato ad Emanuele Melillo | VIDEO

Un pomeriggio molto emozionante che ha visto la presenza di centinaia di persone che tra tifo, ricordi e solidarietà hanno aperto le porte della nuova "casa" del Napoli nella città di Sapri

Castellabate, Giusy Ferreri in concerto per i festeggiamenti di San Marco Evangelista

La cantautrice palermitana si esibirà con tutte le canzoni più celebri del suo repertorio

Incendio in un’abitazione a Castellabate: necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco

Le fiamme hanno distrutto un’apecar parcheggiata nel giardino dell’abitazione, sotto una tettoia

Addio a Roberto De Simone: era cittadino onorario del Cilento

Il maestro rielaborò la musica popolare del Sud Italia e innovò il teatro musicale. Forte legame con il Cilento che gli conferì la cittadinanza onoraria.

Ernesto Rocco

07/04/2025

“La Roma era la tua vita… e tu la nostra”: l’addio commosso al giovane Pietro Spizzico allo stadio Olimpico | VIDEO

Un messaggio di addio nel ricordo del quindicenne capaccese Pietro Spizzico, diversi gli sportivi del calcio locale che ieri hanno dedicato partite e gol al piccolo Pietro

Albanella celebra la “Giornata del Dono” nel segno della solidarietà pasquale

L'iniziativa, promossa da diverse associazioni locali con il patrocinio del Comune, si terrà in piazza Sant'Anna a Matinella alle 16:30.

Ponte Barizzo ostaggio dei ladri: furto choc, famiglia derubata e cane maltrattato | VIDEO

Incursione in un'abitazione lungo la Statale 18: sottratti anche beni di prima necessità e ferito un cane

Ascea: ulivi secolari inseriti nell’elenco regionale degli alberi monumentali

La cultivar “Pisciottana” è particolarmente diffusa nel Cilento e apprezzata per la sua longevità, resistenza e capacità di adattamento

Chiara Esposito

07/04/2025

Vincenzo Napoli è il nuovo presidente della provincia di Salerno

Risultato scontato, vince il sindaco di Salerno ma il centro-destra contiene i danni

Ernesto Rocco

06/04/2025

Camerota, l’opposizione boicotta l’elezione del Presidente della Provincia

l gruppo "Camerota - Impegno Comune" motiva il voto nullo come protesta contro decisioni "calate dall'alto" e la scarsa partecipazione territoriale

Torna alla home