Con l’arrivo dell’autunno e delle piogge torna a concretizzarsi il rischio di esondazione del fiume Tanagro nel tratto che attraversa il Vallo di Diano. A lanciare l’allarme è il Consigliere Regionale di Italia Viva Tommaso Pellegrino. Presentata nei giorni scorsi una interrogazione al Presidente della Regione Vincenzo De Luca. Nella nota si evidenziano le criticità persistenti relative alla manutenzione del corso d’acqua.
Allarme fiume Tanagro: l’interrogazione di Pellegrino
“A distanza di quasi due anni dalla mia prima interrogazione – spiega Pellegrino – nonostante il dialogo istituzionale continuo e il sollecito alle istituzioni di competenza, verifico che i lavori strutturali annunciati a più riprese ormai da due anni, non risultano aver sortito gli effetti sperati. Le condizioni attuali di criticità interessanti i vari tratti canalizzati del Tanagro sono peggiorate e pertanto sono tali da mettere a rischio esondazione numerosi tratti del fiume”.
L’interrogazione
Nell’interrogazione il Consigliere Regionale di Italia Viva mette in evidenza come “Dai sopralluoghi effettuati e soprattutto dalle numerose segnalazioni ricevute, – si legge testualmente – compresa una raccolta di firme di cittadini che è stata inviata al sottoscritto, le condizioni del fiume Tanagro continuano ad essere alquanto critiche per la presenza di una cospicua quantità di vegetazione all’interno dell’alveo del fiume e per l’aumento della quantità dei sedimenti. Dopo solo due giorni di pioggia, infatti, nelle date del 27 e 28 Novembre 2021 il fiume Tanagro era tornato pericolosamente ad ingrossarsi per tutto il tratto che attraversa Buonabitacolo e Montesano sulla Marcellana creando numerosi disagi e forti preoccupazioni per l’incolumità delle popolazioni locali. Le condizioni di criticità interessanti i vari tratti canalizzati del Tanagro”.
Una eventuale esondazione del corso d’acqua potrebbe inoltre isolare le popolazioni interessate dalla chiusura del Ponte Tanagro in seguito ad un cedimento strutturale.
I rischi
“Ho chiesto – conclude Pellegrino – di chiarire a che punto sono gli interventi annunciati dal Consorzio nel mese di dicembre dello scorso anno che, nei comuni di Polla, Sala Consilina, Sassano, Padula, Buonabitacolo e Casalbuono, dovevano riguardare lo svuotamento vasche, ricariche e ripristino realizzazione argini, ripristino briglie, protezione fondazioni con scogliere, scogliere con massi ciclopici per un importo complessivo di circa 3,5 milioni di euro. A rischio c’è l’incolumità delle persone ed è necessario intervenire subito prima che succeda l’irreparabile”.