Un braccio di ferro durato per molti giorni, quello tra il governo Meloni e i migranti bloccati sulle navi ong. “Non ha deciso il governo di far sbarcare tutti i migranti ma l’autorità sanitaria, una scelta che abbiamo trovato bizzarra”, ha tenuto a sottolineare il premier Meloni.
A sostegno della sua teoria resta il fatto che il divieto imposto a queste navi ong di sostare in acque italiane, è del tutto legittimo visto che a bordo non ci sono naufraghi ma migranti. Il 60% dei nostri lettori appoggia la scelta del nuovo esecutivo, mentre totalmente in disaccordo è la Commissione europea.
A non esser piaciuta è la “selezione” messa in atto. Già, perché secondo la portavoce della Commissione europea.
Il commento
“I cittadini di paesi terzi presenti sul territorio, incluse le acque territoriali, possono fare domanda di asilo. E, in quel caso, è richiesto agli stati membri di dare effettivo accesso alle procedure d’asilo. Abbiamo un chiaro quadro giuridico in vigore“.
Dichiarazioni che di fatto, indeboliscono il pensiero del governo italiano che vuole i paesi la cui bandiera batteva sulle navi delle ong, ad accogliere i migranti.
La svolta sembrava essere avvenuta nella serata di martedì, a seguito di un incontro incontro telefonico tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con il collega francese Gérald Darmanin, ma così non è stato: i migranti della Ocean Viking sbarcano a Catania per ordine dei medici.
Il governo però non molla, lunedì prossimo a Bruxelles chiederà di discutere sul punto, con l’unico scopo di non indietreggiare.