«Hanno tentato di chiudere la cardiologia dell’ospedale di Roccadaspide nonostante nel Piano nazionale 2021 del Ministero della Salute – Agenas riguardo gli standard degli ospedali italiani, questo nostro reparto è stato classificato in “alti livelli” per l’ambito cardiocircolatorio. Perché si vuole chiudere un reparto che funziona così bene? Forse solo per portare il nostro personale sanitario ad Eboli e Battipaglia?».
Le accuse del vicesindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio
A lanciare le accuse il vicesindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio che preannuncia battaglia. «Non lo consentiremo a nessuno anche perché Eboli e Battipaglia hanno, in proporzione ai posti letto, più medici e infermieri di Roccadaspide. Ho saputo, inoltre, che in sei mesi è stato speso un milione di euro per pagare gli straordinari ai medici e agli infermieri in servizio presso l’ospedale di Eboli. Una cifra stratosferica e hanno anche il coraggio di continuare a voler sottrarre personale all’ospedale di Roccadaspide. Siamo stanchi di assistere a queste ingiustizie», ha continuato Auricchio.
Le accuse sono state espresse durante la presentazione del progetto “Tutti a dieta – Alimentare la salute con stili di vita sani, consapevoli e sostenibili”.
Il convegno
Auricchio, da sempre attivo per difendere il nosocomio rocchese, ha esposto alcune problematiche molto serie. “Questo convegno è previsto dalla nostra Strategia d’Area del Cilento in cui sono garantite molte iniziative per far fronte alle diseguaglianze attuate, nel tempo, dalla Regione Campania a danno del nostro territorio. Fare educazione alimentare è importante, ma il problema vero è che in questo territorio la direzione del Dea di riferimento penalizza ripetutamente l’ospedale di Roccadaspide”, ha affermato Auricchio.
“C’è da rilevare, inoltre, che i pazienti degli ospedali di Eboli e Battipaglia spesso vengono trasportati a Roccadaspide per essere sottoposti ad alcuni esami cardiologici, a conferma che nell’ospedale della Valle del Calore si offrono prestazioni eccellenti. Alla luce di ciò come si fa a parlare di ridimensionamento e chiusura?” ha concluso Auricchio.