Vallo, spese per minori in strutture di accoglienza: è scontro

Al Comune di Vallo della Lucania due decreti ingiuntivi per il pagamento delle rette per l'alloggio di minori in strutture di accoglienza

Di Costabile Pio Russomando

Minori alloggiati in una struttura protetta di accoglienza, scontro sulle spese da pagare tra Comune e Piano di Zona S8, di cui Vallo della Lucania è comunque capofila.

Ecco cosa è accaduto

La questione trae origine da due decreti ingiuntivi notificati a Palazzo di Città. L’Ente ha scelto di opporsi agli atti emessi dal giudice in favore di due cooperative che vantano delle rette per il mantenimento e l’accoglienza dei minori in regime residenziale presso le strutture accreditate.

L’Ente vallese ritiene di non essere chiamato a rispondere, le motivazioni

Un servizio gestito attraverso il Piano di Zona. L’Ente vallese sarebbe debitore di quasi 194mila euro. Tuttavia il Comune di Vallo della Lucania, guidato dal sindaco Antonio Sansone,
sostiene di “non deve essere chiamato a rispondere per somme da porre a carico della finanza generale del Piano di zona e per la quota di compartecipazione dei comuni di residenza e delle famiglie”.

Insomma l’amministrazione comunale ritiene che si trova a giudizio per una spesa sostenuta, di fatto, da altri Comuni del Piano di zona e per conto dei quali, in qualità di capofila, deve assolvere ai debiti che si sono accumulati nel corso degli anni.

Dunque Vallo della Lucania non sarebbe debitore perché i minori sono di altri paesi. Spetterà ai giudici stabilire che dovrà pagare per quei minori “non residenti” alloggiati in strutture accreditate.

Le due cooperative vantano il pagamento delle fatture inevase. Ma per il primo cittadini di Vallo non sono debiti suoi ma di altri paesi.

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