È successo anche che un giovane residente in Toscana, in estate, tornato ad Eboli sia stato a far visita alla tomba del nonno e non abbia più trovato il monumento funebre.
Incredulità e profondo dispiacere. E poi, ovviamente, la richiesta presso gli uffici comunali preposti. “Il nonno riposa nell’ossario comunale”.
Certo, la legge non ammette ignoranza e le esumazioni avvengono secondo un criterio stabilito. Ma a volte basterebbe davvero poco per evitare scossoni emotivi a familiari e conoscenti.
E così, anche le modalità di notifica ai familiari si aggiornano
“La lista delle esumazioni, per scadenza di concessione della fossa cimiteriale, sarà regolarmente pubblicata sull’albo pretorio, con apposito provvedimento”, si legge nella nota stampa diramata da Palazzo di Città.
“Sarà apposto sulle tombe stesse, un avviso scritto indirizzato direttamente ai familiari. Dopo quarant’anni, a volte possono modificarsi i numeri telefonici di riferimento o le persone da contattare.
Pertanto l’Assessore ai servizi cimiteriali Antonio Corsetto ed il Dirigente Francesco Mandia hanno deciso di attuare una comunicazione più diffusa per eliminare disagi.
I familiari possono rivolgersi agli uffici cimiteriali, prima dei 40 anni di sepoltura, per poter anticipare la pratica e deporre i resti in appositi ossari, loculi o cappelle gentilizie”.
È sempre e comunque una questione di comunicazione e l’auspicio è che in futuro possano evitarsi brutte sorprese.