Serramezzana, Comune chiede riconoscimento dello stato di calamità

Il Comune di Serramezzana chiede il riconoscimento di stato di calamità naturale in seguito alla bomba d'acqua del 13 ottobre

Di Roberta Foccillo

Richiesta dal Comune di Serramezzana, amministrato dal sindaco Augusto Materazzi, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la dichiarazione dello stato di calamità naturale a seguito dei danni causati dall’alluvione di giovedì 13 ottobre interessando l’intero sul territorio comunale.

La richiesta del Comune di Serramezzana a seguito della bomba d’acqua del 13 ottobre 2022

Nella mattinata del 13 ottobre, una bomba d’acqua ha messo in dura difficoltà il comprensorio a sud di Salerno e tra i centri più colpiti si registrano maggiori danni proprio sul territorio comunale di Serramezzana. Per questo motivo, l’Ente, ha fatto domanda per lo stato di calamità.

Fango e detriti hanno invaso le strade, smottamenti e frane hanno compromesso la viabilità del Comune e dei centri limitrofi, intasando canali e ricoprendo la carreggiata, gli allagamenti hanno coinvolto perfino le abitazioni e le attività agricole mettendo in pericolo l’incolumità delle persone e causando ingenti danni a cose.

Ingenti i danni in tutto il centro cilentano

Ecco perché l’amministrazione comunale punta ora al riconoscimento dello stato di calamità naturale. Ciò permetterebbe di ottenere le necessarie risorse per garantire opere di messa in sicurezza del territorio. Queste risulterebbero difficilmente realizzabili con fondi dell’Ente, considerato lo stato in cui versano le sue casse.

La Sala operativa Regionale aveva inviato, immediatamente, volontari di protezione civile per coadiuvare le forze in campo delle operazioni necessarie per mettere in sicurezza la viabilità. Allertata da subito anche la squadra della protezione civile della comunità montana Alento Montestella che con mezzi e operai propri avevano repentinamente avviato le procedure per eliminare le pericolosità presenti in diverse arterie stradali provinciali e comunali.

Il giorno successivo alla bomba d’acqua, il Comune, a seguito di un sopralluogo, provvedendo a far redigere un verbale comprensivo di documentazione fotografica, dal quale si evincono nel dettaglio i danni prodotti, viene quantizzata la spesa necessaria alle riparazioni.

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