Bara ritrovata al cimitero di Agropoli, familiari sicuri: «È di Pasquale Picariello»

Nelle prossime ore si scioglierà il mistero sulla bara ritrovata al cimitero di Agropoli, ma tutto lascia pensare sia quella di Picariello

Di Ernesto Rocco

I familiari ne sono certi. Quella ritrovata nel cimitero di Agropoli è la bara di Pasquale Picariello. La certezza, però, si avrà soltanto nelle prossime ore. Prima i reparti scientifici dei carabinieri dovranno eseguire i rilievi sul feretro alla ricerca di eventuali tracce ed impronte che permettano eventualmente di risalire agli autori del furto.

Il furto della bara al cimitero di Agropoli

L’episodio risale all’ottobre del 2019. Ignoti aprirono il loculo nel quale riposava Pasquale Picariello ed asportarono la bara. Diverse le ipotesi: che fosse stata rubata per essere poi abbandonata in un luogo ignoto o che non avesse mai abbandonato il cimitero.

Nella giornata di ieri, quando gli operai del cimitero di Agropoli hanno aperto alcuni locali per effettuare una sepoltura, hanno scoperto che all’interno c’era una bara bianca. Immediatamente è scattato l’allarme e si è pensato che fosse quella di Pasquale Picariello.

Le indagini

Sia alcune decorazioni caratterizzanti il feretro che un piedino mancante ritrovato all’indomani del furto nei pressi della tomba, sono elementi che lasciano pochi spazi ai dubbi.

A breve si conoscerà la verità. Resta il rebus di chi abbia commesso il furto della bara presso il cimitero di Agropoli. I familiari hanno però dei sospetti e anche sugli autori.

Era la mattina del 6 maggio 2006 quando Picariello, allora 20enne, perse la vita presso l’ospedale di Agropoli. Era stato portato lì la notte precedente, dopo un incidente stradale avvenuto sulla strada litoranea, nei pressi del confine tra i territori dei comuni di Agropoli e Capaccio.

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