La deadline è quella del 30 ottobre. In questa data la Gelbison dovrebbe giocare la sua prima gara in Serie C nel Cilento, ad Agropoli. Ieri la commissione della Figc ha effettuato un sopralluogo per visionare i lavori eseguiti presso l‘impianto sportivo Raffaele Guariglia.
Gelbison ad Agropoli: stop dalla Federazione
Il via libera definitivo, però, non è arrivato. Rifatto il terreno di gioco, che pure qualche problema aveva creato, sistemate le tribune, realizzate sala stampa e area per l’antidoping, così come l’impianto audio, manca ancora quello di videosorveglianza.
Un elemento che rischia di pregiudicare l’esordio casalingo ad Agropoli della Gelbison La Federazione, infatti, chiede il rispetto rigoroso delle regole per poter dare il via libera all’utilizzo dello stadio. La formazione vallese, quindi, dovrà accelerare i lavori di messa in opera dell’impianto di telecamere e dovrà farlo già entro le prossime ore. Oltre potrebbe essere troppo tardi.
Le ipotesi
Qualora il Guariglia non ottenesse l’ok la gara tra i rossoblu e la Fidelis Andria (calco d’inizio ore 17:30) si giocherà ancora a Pagani, città che ha ospitato i cilentani in queste loro prime gare casalinghe della stagione. Una necessità considerato che lo stadio “Morra” non è adeguato ad ospitare le partite del campionato di Serie C, se non con un completo rifacimento.
Se ne saprà di più nei prossimi giorni. Ma il debutto della terza serie del calcio italiano ad Agropoli grazie alla Gelbison sarebbe comunque soltanto differito.
La compagine del patron Maurizio Puglisi giocherà domenica 6 novembre a Pescara per poi ospitare in casa (questa volta certamente ad Agropoli) la Turris domenica 13 novembre, sempre alle 17.30.
E l’U.S.Agropoli? Il tifo bianco azzurro è in subbuglio per la scelta di concedere l’impianto alla Gelbison e lo ha fatto capire con dei cori domenica scorsa nella gara contro il Cervinara, disputatasi a Capaccio. Per i delfini la presenza delle videocamere non è una discriminante quindi potrebbero usufruire del Guariglia già dalla prossima gara casalinga, sempre che non si voglia correre il rischio di danneggiare il terreno di gioco.