Sdoppiamento classi della scuola di Santa Marina: arriva decisione del Tar

Comune chiedeva la revisione dell'organico per le classi 2^ e 3^ della scuola primaria dell'Istituto Comprensivo Santa Marina

Di Ernesto Rocco

Sdoppiamento delle classi 2^ e 3^ della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Santa Marina -Policastro, c’è la decisione del Tar.

La pronuncia dei giudici sulla scuola di Santa Marina

il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha accolto il ricorso del Comune ed ha condannato l’amministrazione statale, a pronunciarsi sull’istanza formulata dal Comune di Santa Marina.

Il Comune, nello specifico, aveva chiesto di ottenere la revisione dell’organico per le classi 2^ e 3^ della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Santa Marina – Policastro per quest’anno scolastico e per lo sdoppiamento delle classi.

Ora le istituzioni scolastiche dovranno pronunciarsi sulla richiesta entro 30 giorni.

La reazione del sindaco

Sono pienamente soddisfatto della decisione del TAR, che ha ritenuto legittima la richiesta del Comune ed ha condannato l’Amministrazione statale a pronunciarsi sulla richiesta di sdoppiamento delle classi 2^ e 3^ della scuola primaria“. Così il Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato.

Ancora una volta si dimostra il giusto operato dell’Amministrazione Fortunato. D’altronde la legge parla chiaro, prevede che le classi iniziali delle scuole che accolgono alunni con disabilità siano costituite da un numero massimo di 20 alunni, e prevede l’assegnazione di ulteriore organico per le classi di nuova formazione”, aggiunge il primo cittadino.

Le classi in questione della scuola primaria sono formate rispettivamente da 26 e da 25 alunni, ognuna con un disabile. “Chi amministra la cosa pubblica deve innanzitutto pensare a difendere e curare gli interessi dei cittadini, soprattutto se, come in questo caso, si tratta di minori che frequentano la scuola, principalmente in questo caso l’amministrazione deve ritenersi legittimata ad agire per difendere diritti di primaria rilevanza come quello del diritto all’istruzione e all’integrazione dei disabili”, conclude Fortunato.

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