Nuovi studi sulla Tomba del Tuffatore, uno dei reperti più celebri di Paestum. Il docente tedesco Tonio Holsher, infatti, in un libro di recente pubblicazione ha presentato una chiave di lettura completamente diversa di interpretazione della lastra tombale. Nel testo intitolato “Il nuotatore di Paestum”, sostiene che la figura del Tuffatore di Paestum rappresenta una scena reale, ovvero un giovane che si tuffa in acqua. Non, insomma, una metafora sul passaggio dalla vita alla morte.
La nuova visione della Tomba del Tuffatore
Docente di archeologia classica all’Università di Heidelberg, l’archeologo 82enne sostiene al quotidiano spagnolo El Pais, che bisogna andare oltre “l’opinione comune fino ad ora espressa, che fosse un’immagine del simbolismo escatologico”.
Per lui la tomba del Tuffatore contiene indizi importanti sul rapporto dei giovani con gli adulti nel mondo classico, “un rapporto molto diverso dal nostro in cui i giovani erano la speranza della società“. A quell’epoca, dunque, l’importanza della bellezza non era soltanto una cosa legata all’aspetto esteriore, un tratto fisico, ma una qualità sociale, spirituale ed etica. Insomma il corpo sano e forte è bello ed è strumento dell’eccellenza umana.
Il Tuffatore rappresentato sulla tomba di Paestum, dunque, è una rappresentazione realistica, di “una realtà non banale ma significativa“. È proprio questo il nucleo del libro che mette in risalto il rapporto particolarmente intenso dei greci con il mare.
L’importanza della tomba
La Tomba del Tuffatore è stata scoperta nel 1968. La sua singolarità deriva dal fatto che si tratta di un raro esempio di pittura greca, figurativa e non vascolare.