Il Comune di Santa Marina programma interventi per la mitigazione di dissesti idrogeologici sul territorio comunale.
L’Ente, guidato dal sindaco Giovanni Fortunato, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica- economica per un importo complessivo pari a € 2.093.070,80; di cui € 1.500.000,00 per lavori e € 593.070,80 di somme messe a disposizione.
Dissesto idrogeologico sul territorio di Santa Marina, il progetto
Il provvedimento arriva a seguito di un’attenta analisi sul territorio. È stato, infatti, riscontrato un significativo grado diffuso di dissesto idrogeologico sul territorio comunale, per questo motivo l’amministrazione comunale, non ha potuto far altro che avviare degli interventi specifici al fine di mitigare il fenomeno dei dissesti e dei versanti, e ancora, delle vie d’acqua di diversi valloni presenti sul territorio.
Le finalità
Quello del dissesto idrogeologico, è un fenomeno che attanaglia il Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Con l’arrivo dell’autunno, si registrano soprattutto nelle aree interne, delle problematiche relative ai dissesti, disagi sulle strade con conseguenti problematiche alla circolazione dei veicoli su strada.
Spesso sono necessari dei contributi e dei fondi dove poter attingere per programmare interventi mirati volti alla messa in sicurezza del patrimonio comunale, ma soprattutto finalizzati all’incolumità dei cittadini che chiedono, sempre più, interventi, al fine di garantire sicurezza sul territorio comunale.
Sentinelle del territorio, l’esempio di un Comune al confine con la Basilicata
In questi giorni, proprio a questo proposito, è partita “un’iniziativa” da cittadini di Salvitelle, centro poco meno di 500 abitanti al confine con la Basilicata, che diventano sentinelle del territorio.
Questo per segnalare problematiche e disagi dell’amministrazione comunale, laddove ce ne sia bisogno, non con l’intento di polemizzare l’operato, ma con l’obiettivo di permettere all’Ente di conoscere le criticità e di intervenire. Un modo per prevenire disagi sul territorio comunale e, quindi, potenziali pericoli. Una iniziativa interessante in territori come quelli dell’interno spesso fragili e poco attenzionati dagli enti sovracomunali.