L’emergenza legata al caro energia interessa proprio tutti, dalle famiglie alle aziende, passando per gli enti pubblici. Così, per far fronte ai rincari, anche i comuni e in particolare quelli piccoli, stanno scegliendo di intervenire tagliando le spese. C’è chi spegne le luci in alcune zone, chi ne riduce l’intensità, chi lascia tutto al buio. Provvedimenti estremi a cui si arriva a causa dei rincari.
Caro energia: Prignano spegne le luci della pubblica illuminazione
Diversi gli esempi, da nord a sud. In provincia di Salerno è Prignano Cilento ad aver scelto la strada del risparmio per difendersi al caro energia. Con un provvedimento del sindaco Michele Cirico, è stato dato mandato all’ufficio tecnico di prevedere lo spegnimento alternato dell’impianto di pubblica illuminazione. Ciò, stando ai calcoli dell’Ente, porterà ad un risparmio energetico annuo del 20%.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale
«A causa dell’eccezionale e progressivo aumento delle tariffe relative ai costi dell’energia elettrica nell’anno 2022 – spiega il primo cittadino – si rende necessario assumere iniziative per il contenimento dei consumi e dei conseguenti costi per l’amministrazione comunale».
Una scelta che non ha mancato di far discutere ma che può fare da apripista a tanti altri comuni cilentani. Ad Altavilla Silentina, ad esempio, l’illuminazione pubblica verrà completamente spenta, ma saranno incrementati i controlli della polizia per ovviare al disagio.
In vista del Natale, inoltre, molti enti locali stanno pensando di non installare le tradizionali luminarie natalizie. In alcuni casi, in realtà, i rincari dell’energia rappresentano soltanto una scusa per nascondere l’assenza di fondi.