Ormeggio abusivo a Santa Maria di Castellabate, in località Le Gatte. Le contestazioni arrivano dall’Ufficio Circondariale Marittimo del centro di Benvenuti al Sud.
Ormeggio abusivo a Santa Maria di Castellabate: i controlli
A seguito di un sopralluogo eseguito nelle scorse settimane i militari hanno scoperto «un’attività di abusiva occupazione mediante la realizzazione di un campo boe di 70 x 30 metri con relativi corpi morti e catenaria per ormeggio di unità da diporto». Tale situazione è stata riscontrata nello specchio acqueo compreso tra la barriera semi soffolta e il molo delimitante lo scalo di alaggio.
Nell’ambito dei controlli, inoltre, la Guardia Costiera ha riscontrato «l’occupazione abusiva mediante l’attrezzaggio di un ormeggio in banchina con unità da diporto nello specchio acqueo prospiciente lo scalo di alaggio e l’occupazione abusiva sullo scalo di alaggio dell’approdo Le Gatte mediante il deposito di unità navali tirate a secco su carrelli». Il tutto sarebbe avvenuto in assenza di titolo autorizzativo degli enti competenti.
L’ordinanza
Da parte del Parco Nazionale del Cilento è arrivata un’ordinanza, firmata dal direttore Romano Gregorio, per lo sgombero del campo boe, dell’ormeggio in banchina e dello scalo di alaggio dell’approdo Le Gatte a Santa Maria di Castellabate entro 90 giorni.
Qualora ciò non d fosse avvenuto il Parco rammenta che le opere presenti sarebbero state sottoposte a sequestro. Il responsabile, però, ha provveduto prontamente ad eseguire le richieste degli Enti, liberando l’area.