Settembre si chiude con un balzo dell’inflazione che non si registrava da anni. Secondo le stime dell’Istat, infatti, l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,3% su base mensile e addirittura dell’8,9% su base annua (da +8,4% del mese precedente).
Allarme inflazione: aumentano i prezzi
In questo caso il balzo dell’inflazione non è legato direttamente all’aumento dei costi di energia e gas, ma all’aumento del prezzo del cosiddetto carrello della spesa. Insomma acquistare beni, anche di prima necessità, costa di più.
I costi sono ai massimi, non si registrava una situazione simile dal 1983. In quell’anno si segnalò una variazione del 12,2% dei costi del carrello della spesa su base annua.
I dati Istat
Tra i beni necessari che secondo le ricerche di Istat hanno avuto un maggiore aumento dei prezzi ci sono gli alimenti (da +10 a +11,5%), gli spazi ricreativi, culturali e di cura della persona (+5,7%) e poi bisogna sempre tenere in considerazione la questione dei consumi.
Pur rallentando di poco, continuano a crescere in misura comunque molto ampia gli energetici (da +44,9% a +44,5%) sia regolamentati (+ 47,7%), non regolamentati (+41,2%).
“L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +7,1% per l’indice generale e a +3,6% per la componente di fondo”. Nel mese di agosto l’inflazione acquisita era a +7%.