Nuovo intervento di alta chirurgia alla Cobellis di Vallo della Lucania

In un anno infatti, il solo prof. Huscher ha effettuato oltre cento interventi di alta chirurgia alla Clinica Cobellis

Di Redazione Infocilento

Con l’arrivo del prof. Cristiano Huscher, la chirurgia oncologica della Casa di Cura Cobellis ha incrementato ulteriormente la sua attività, sia con la robotica che con la chirurgia tradizionale.

In un anno infatti, il solo prof. Huscher ha effettuato oltre cento interventi di alta chirurgia, soprattutto per tumori al polmone, esofago, fegato, pancreas, stomaco, intestino.

Alta chirurgia alla Casa di Cura Cobellis

Effettuiamo anche molti interventi per sarcoma, perché la Cobellis è tra pochi centri dell’area meridionale ad eseguirli, visto che si tratta per lo più di masse tumorali di grosse dimensioni e che coinvolgono diversi organi e quindi difficili da trattare”, sottolinea lo stesso Huscher.

E aggiunge: “Una intensa attività chirurgica, che anche con l’ausilio delle più moderne ed avanzate tecnologie, come il robot Da Vinci, dà speranza di vita e di sopravvivenza a molti pazienti oncologici che da ogni parte della Campania e dell’intera Italia scelgono la Cobellis di Vallo della Lucania”.

Gli ultimi interventi

Gli ultimi interventi, ma solo in ordine di tempo, sono stati particolarmente complessi ma anche effettuati nell’arco di soli 10 giorni e con eccellenti risultati, visto che i due pazienti con tumore del rene, dopo pochi giorni sono stati dimessi.

Abbiamo eseguito due interventi, con la chirurgia tradizionale, difficili, perché la neoplasia del rene “migra” – dice Huscher- attraverso la vena renale a quella cava che arriva al cuore. La difficoltà è rappresentata dalla necessità di “bloccare” il flusso sanguigno tra i due organi, senza fermare il cuore. Veramente un grosso lavoro ma siamo riusciti ad asportare il tumore, una “bella bestia” e, dopo il lavaggio della vena cava e la sua sutura, abbiamo riaperto il flusso sanguigno per il cuore”.

La difficoltà maggiore è rappresentata anche dai tempi ristretti dell’intervento perché di fatto, il cuore resta senza sangue da pompare e quindi bisogna agire in fretta, così come bisogna essere rapidi anche nel suturare senza far entrare aria per scongiurare embolie. Importante è anche il post-operatorio con i controlli per la frequenza del cuore”, ragiona.

L’equipe

Accanto ad Huscher in sala operatoria, per ognuno degli interventi durati circa 3 ore e mezza, l’anestesista, il dottor De Querquis, l’urologo Cavaliere, il dottor Scola, definito dal chirurgo “il mio braccio sinistro” ed uno specializzando in Chirurgia della Scuola Specializzazione dell’Università di Salerno, il dottor Cosimo Saviello: una equipe di prim’ordine coadiuvata dal personale infermieristico altamente qualificato della Clinica.

Da sottolineare la particolarità dei due interventi uguali nell’arco di solo dieci giorni ma anche e soprattutto il loro buon esito: i due pazienti di 62 e 59 anni sono stati dimessi rispettivamente solo dopo 5 e 4 giorni e dopo la convalescenza saranno seguiti dall’oncologo il prof. Febbraro.

L’attività chirurgica oncologica della Cobellis continua ed infatti il professor Huscher, con chirurgia robotica, ha effettuato un altro intervento di grande impegno:” la sostituzione” dell’esofago, affetto da cancro ad un uomo di 55 anni.

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