36 enne di Caselle in Pittari, nel corso di una passeggiata serale, rinviene un portafogli su una panchina del lungomare di Sapri e lo porta in Caserma. I Carabinieri, esperite tutte le formalità di rito, rintracciano il legittimo proprietario e gli consegnano il bene. Presenti all’interno una sommetta e alcuni effetti personali perfettamente “anonimi” del proprietario, che ringrazia il ragazzo e l’Arma di Sapri!
Sapri, ritrova portafogli sul lungomare: la storia
Per la cronaca, sono da poco passate le 22:00 di sabato 10 settembre. Un uomo di mezza età residente a Sapri, (che preferisce mantenere l’anonimato), fino a poco prima seduto su di una panchina della seconda passeggiata, retrostante lo chalet Crivella, nel lasciare la panchina su cui era stato seduto fino a poco prima dalla tasca sinistra del pantaloncino corto, fuoriesce senza accorgersene il portafogli, che rimane lì, incustodito.
L’uomo, lì per lì, non si accorge di nulla. Tant’è che l’indomani in tarda mattinata, dopo aver indossato un pantalone lungo e operato il travaso degli oggetti custoditi nelle tasche di quello corto, fa la mesta sorpresa: nella tasca sinistra dello short non c’è più il portafoglio.
Pensando che gli fosse caduto a terra in casa la sera prima inizia le ricerche in ogni anfratto dell’abitazione, che però danno esito negativo. E’ solo allora che intuisce di averlo perso la sera prima! Per cui, esce di casa e si reca presso la panchina su cui era stato seduto la sera prima, in verità senza molte aspettative. Guarda, sotto, dietro, nella speme che fosse caduto sulla battigia e che lì ancora si trovasse, perché non notato affatto.
Anche in questo caso, la ricerca non dà esito. Per questo, ritenendo che alcuno lo avesse rinvenuto e nell’appropriarsi del denaro in esso contenuto si fosse poi disfatto del portamonete, inizia a ispezionare i cassonetti adiacenti la panchina, in cerca di almeno del suo involucro. Anche in questo caso, la ricerca è infruttuosa. Gli verrebbe di recarsi in Caserma e denunciare l’avvenuto smarrimento, ma considerata la gran quantità di forestieri che in questi giorni sono transitati in città, desiste e si rassegna.
Il ritrovamento
Ma ecco compiersi il “miracolo”. Alle 10:17 di lunedì 12 settembre l’uomo riceve sul cellulare una telefonata. Sono i Carabinieri della Stazione di Sapri, che in assenza del suo “titolare” il luogotenente “carica speciale” Pietro Marino, è retta dal vice comandante il luogotenente Filippo Maniglia. Dall’altro lato della cornetta, il carabiniere scelto Anna Maria Miceli, in servizio la sera di sabato alla Stazione di Sapri, quando alle 22:45 arrivò un giovane di Caselle in Pittari, Filippo Esposito (36 anni) con in mano un portafoglio rinvenuto poco prima su di una panchina del lungomare.
Al suo interno una discreta somma di denaro e degli effetti personali, “non sufficienti” a risalire alle generalità del proprietario. Ma ciò, non ha frenato l’acume, la perspicacia e l’indole tenace di investigatrice del carabiniere scelto Anna Maria Miceli. Quest’ultima, partendo dagli effetti personali trovati nel portafoglio ha investigato, tracciato e telefonato a persone che gli hanno permesso di risalire alle generalità del proprietario e contattarlo. Ciò non prima di essersi accertata che fosse realmente lui, ad averlo perso, rivolgendogli tutta una serie di domande.
A compiere la “magia”, l’onestà, l’integrità morale, un comportamento più “unico” che raro, di un giovane di 36 anni, rampollo di una famiglia bene di Caselle in Pittari, un modello da imitare per i giovani della sua stessa età.
Il ritrovamento del portafogli è avvenuto nel corso di una salutare passeggiata sul belvedere del lungomare di Sapri, salotto bene e terrazza con vista mare sulla splendida baia di Sapri. Filippo, mentre passeggiava con la sua dolce metà, ha notato da lontano l’oggetto. Quindi si è avvicinato e sospinto dall’intenzione di restituirlo al suo proprietario ha guardato al suo interno, alla ricerca di un documento di riconoscimento, biglietto da visita, carta di credito ecc.. che potesse aiutarlo.
Le parole del giovane
«Ho rinvenuto il portafogli – spiega Filippo – su una panchina della seconda passeggiata nei pressi della statua della Spigolatrice di Sapri. Non nascondo che la cosa mi ha molto sorpreso, visto com’è trafficato il lungomare! L’ho notato da lontano ed ho capito che qualcuno lo aveva perso e che disperato lo stava cercando! E’ compito di ogni buon cittadino – continua Filippo – restituire l’oggetto a chi lo ha smarrito. Non avendo trovato al suo interno alcun indizio per risalire al proprietario, mi sono recato presso la Stazione Carabinieri di Sapri, dove è stato preso in consegna. Il carabiniere scelto Anna Maria Miceli, che dopo avermi chiesto notizie circa il ritrovamento, l’orario, il luogo esatto e le mie generalità, mi ha promesso che c’è l’avrebbe messa tutta per restituirlo al suo legittimo proprietario. Promessa mantenuta! Venerdì 16, in mia presenza è stato restituito a un saprese”.
L’uomo ha lodato e poi ringraziato il 36 enne, per il suo bel gesto di generosità e onestà intellettuale, “merce rara” di questi tempi! Di poi, voleva offrire al giovane una piccola ricompensa, che è stata rifiutata, sostituita dalla promessa di una serata conviviale e dalla promessa di rendere edotta la stampa del nobile gesto di Filippo. Il ritrovamento comportamento che gli fa onore ed è la riprova, ben al di là del valore intrinseco del portafoglio e di quanto in esso contenuto, dell’esistenza nella nostra Società Civile, di giovani onesti, probi, di sani e integerrimi valori morali e civili che fanno ben sperare in un futuro migliore.