Scuole chiuse in Cilento: Prefetto bacchetta i sindaci

Scuole chiuse in Cilento: «Riduzioni o posticipi del calendario scolastico possano ledere gravemente il diritto allo studio»

Di Ernesto Rocco

Scuole chiuse nel Cilento per i disagi dovuti agli afflussi turistici o, come nel caso di Capaccio Paestum ed Agropoli, per l’eccessivo caldo. Dopo i provvedimenti dei sindaci arriva la nota del Prefetto di Salerno, che ha bacchettato gli amministratori locali.

Scuole chiuse nel Cilento: la nota del Prefetto

Dalla Prefettura, infatti, evidenziano come «eventuali riduzioni o posticipi del calendario scolastico possano ledere gravemente il diritto allo studio».

In particolare le ordinanza dei sindaci possono determinare «l’impossibilità di garantire i giorni minimi di lezione (200) già oggetto di possibili riduzioni in occasione delle tornate elettorale o di altri eventi imprevedibili, e possono travalicare, in caso di motivazioni non collegate ad emergenze oggettivamente dimostrabili, le competenze concorrenti degli enti locali».

La richiesta della Prefettura

Per questo il Prefetto di Salerno aveva chiesto agli amministratori di Centola, Pisciotta, Camerota, Capaccio Paestum e Agropoli di rivedere il proprio provvedimento o di annullarlo in modo tale da garantire il regolare avvio dell’anno scolastico.

Raccomandazione seguita soltanto da Capaccio Paestum, seppur con qualche giorno di ritardo. Il sindaco Franco Alfieri, infatti,  ieri ha disposto la riapertura delle scuole per la giornata di venerdì 16 settembre. In tutti gli altri comuni restano in vigore le ordinanze che dispongono il ritorno a scuola soltanto il 19 settembre.

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