L’Italia verso la recessione. Il Pil dovrebbe contrarsi dello 0,7% nel 2023. Ciò principalmente a causa del caro energia. A rivelarlo Fitch, agenzia internazionale di valutazione di credito e rating.
Italia verso la recessione: il rapporto
Nel rapporto si precisa che sono state «abbassate le aspettative di crescita per il 2022 e ora si prevede che l’economia si contrarrà nel 2023 a causa dello shock energetico». Le conseguenze saranno su produzione e potere d’acquisto dei consumatori. La buona notizia è che secondo le aspettative la situazione si risolleverà nel 2024 con un rimbalzo pari a +2,6%.
I motivi della crisi
La recessione in cui rischia di piombare l’Italia dipende anche dal fatto che il Belpaese è uno di quelli dell’Unione Europea che maggiormente dipendono dal gas. Con l’aumento dei costi e la diminuzione delle forniture si avrà un contraccolpo sull’economia.
La spesa per il gas lascerebbe «meno risorse da spendere per altri beni e servizi», avverte Fitch e potrebbe rendere non vantaggiose «alcune produzioni, costringendo a chiudere», precisa ancora l’agenzia di rating.
L’Italia ha fatto meno progressi della Germania nel ridurre il consumo di gas in risposta al calo delle forniture. Pure i tedeschi stanno riscontrando problemi per l’aumento dei prezzi, ma non come gli italiani.
Un aiuto potrebbe arrivare dai fondi Pnrr. «Il piano di ripresa e di resilienza dell’Italia, sostenuto dai fondi Ue, dovrebbe garantire uno slancio positivo agli investimenti. Ci sono anche investimenti nel settore energetico per aumentare la capacità di importazione di gas da fonti non russe», sottolinea Fitch nel nuovo Outlook.