Consiglio comunale di Vibonati: cambia ancora la composizione

Cambia la composizione del consiglio comunale di Vibonati. Colpo di scena dopo la sentenza del Consiglio di Stato

Di Redazione Infocilento

Colpo di scena a Vibonati dove cambia nuovamente la composizione del consiglio comunale. A tre mesi e mezzo dall’assise che ha ratificato l’ingresso in assise di Vincenzo Cernicchiaro, Fabio Amato, Gianfranco Di Giacomo e Angela Quintieri (rispettivamente candidato Sindaco, primo, secondo e terzo graduato della lista Paese Unito), il Consiglio di Stato mischia ancora le carte.

Consiglio Comunale di Vibonati: il ricorso

Tutto era nato da un ricorso al Tar presentato a margine delle elezioni del 2021 dalla lista Paese Unito e dal candidato Fabio Amato. Ad essere contestate presunte irregolarità nelle procedure di sottoscrizione da parte dei sostenitori della lista Entra nel futuro con Scognamiglio sindaco. 

Tesi, queste, accolte dai giudici amministrativi per i quali sarebbero stati «illegittimamente assegnati 4 seggi alla lista n. 1 “Entra nel futuro con Scognamiglio Sindaco”». Di qui l’illegittima elezione di Scognamiglio Giovanni, Ruocco Dario, De Filippo Vincenzo e Scognamiglio Antonio, rispettivamente candidato alla carica di Sindaco e Consiglieri Comunali.

Preso atto della decisione dei giudici il consiglio comunale di Vibonati procedette alla surroga dei quattro consiglieri con altrettanti esponenti di Paese Unito.

La decisione del Consiglio di Stato

Ora, però, il Consiglio di Stato, ha stravolto nuovamente tutto. Accolto il ricorso di Giovanni Scognamiglio, Dario Ruocco, Antonio Scognamiglio, Vincenzo De Filippo, rappresentati e difesi dall’avvocato Maria Annunziata.

Se per il Tar non era possibile dalla documentazione presentata a supporto delle liste verificare in maniera inequivoca che i sottoscrittori volessero offrire il loro appoggio ad Entra nel Futuro, per il Consiglio di Stato non è così, poiché la documentazione della lista e il foglio per la sottoscrizione delle firme erano uniti con spilli e timbri del Comune apposti prima delle firme dei sottoscrittori, «così da formare un documento unitario».

Di fatto, quindi, la documentazione risulta valida. Alla luce di queste considerazioni è stato accolto il ricorso dei consiglieri esclusi, di cui ora dovrà prendere atto anche il consiglio comunale di Vibonati andando nuovamente a modificare la composizione dell’assise.

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