“Agricoltura Innovativa e Resiliente”. Successo per la manifestazione di interesse destinata alla filiera cerealicola del Vallo di Diano da parte delle aziende agricole del comprensorio. L’iniziativa è stata promossa dalla Comunità Montana Vallo di Diano.
Risultano oltre 60 le richieste di intervento da parte degli operatori locali, pari ad oltre 20 milioni di euro contro i 3,5 disponibili.
Filiera agricola Vallo di Diano: l’iniziativa
Oltre 60 sono state le richieste di intervento da parte degli operatori agricoli, pari ad oltre 20 milioni di euro contro i 3,5 milioni di euro disponibili. “Un risultato sicuramente soddisfacente”, afferma Francesco Cavallone, Presidente dell’Ente montano. “Adesso dovremo selezionare i destinatari poiché i contributi sono limitati alla filiera cerealicola ma sono pervenute domande anche per altre tipologie di produzione agricola”, aggiunge.
I contributi
Il contributo è erogato dall’Intervento VDD 5.1, Progetto Ag.I.Re., Agricoltura Innovativa e Resiliente, a valere sul PSR Campania 2014-20, Misura 16.7.1 Azione B.
Il progetto ha l’obiettivo di costituire un sistema di rete tra imprese per la filiera cerealicola nel Vallo di Diano basata sui grani antichi. La filiera comprende il recupero e la messa a dimora di antichi cultivar, la produzione di grani antichi, la trasformazione attraverso la produzione di farine, la commercializzazione compresa l’organizzazione di spazi di vendita e promozione anche attraverso la promozione di filiere corte e mercati locali.
Il commento
“Ci aspettiamo forti ricadute all’interno del nostro territorio – continua Cavallone – e per noi, come amministrazione comunitaria, è motivo di grandissima soddisfazione poiché contribuirà in maniera significativa all’innovazione in un settore che, come riportato dalla cronaca mondiale degli ultimi mesi, sarà sempre più strategico negli anni a venire”.
“Abbiamo avuto modo di conoscere molti operatori di settore del Vallo di Diano in questi mesi e possiamo affermare che si tratta per lo più di giovani professionisti aggiornati ed orientati all’innovazione tecnologica e questo consentirà alle nostre produzioni di fare quel salto di qualità necessario a competere sul mercato globale contemporaneo”, ha concluso il presidente Cavallone.