Importante avvistamento in Campania e nel Cilento. Si tratta di Pina, un giovane Capovaccaio (Neophron percnopterus), ovvero un piccolo avvoltoio che proprio nel Cilento si è riprodotto per l’ultima volta in natura. Si tratta dell’uccello maggiormente a rischio estinzione in Italia. Per questo rientra nel progetto LIFE Egyptian vulture che ha lo scopo di favorirne la conservazione attraverso la riproduzione e la reintroduzione in natura dei soggetti nati in cattività.
Nel Cilento giunge Pina, il raro avvoltoio che torna in natura per la seconda volta
Pina è nata lo scorso anno al CERM Centro Rapaci Minacciati (Toscana) ed è stata liberata il 16 maggio scorso nel Parco Naturale della Murgia Materana. Da quel momento tutti i suoi spostamenti vengono monitorati attraverso un GPS. Proprio questo strumento ha consentito di trovarla in difficoltà i primi di giugno in Salento, nei pressi di Otranto.
Pina è stata rimessa in forze al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Matera da Mattero Visceglia e Mariangela Francione, per poi essere nuovamente nella Murgia, in tempo utile per farle compiere la sua prima migrazione verso l’Africa.
Il 29 agosto il GPS di Pina la colloca in Campania, esattamente su Gragnano. Il Direttore del CERM, Guido Ceccolini contatta immediatamente gli ornitologi dell’Associazione ARDEA per intercettare il raro avvoltoio e seguirlo. Il piccolo volatile si muove verso Capri e giunge al tramonto su Monte Solaro dove passerà la notte.
Tappa a Felitto e Centola
Al mattino del giorno dopo l’avvoltoio Pina lascia l’isola azzurra per dirigersi raggiungere Felitto nel cuore del Parco del Cilento, per poi virare verso la costa. Gli ornitologi dell’Associazione la immortalano grazie al socio Alfredo Galietti, nei pressi del comune di Centola. È su un albero infastidita dalle gazze e cornacchie grigie. Da quel momento Alfredo non la perde più d’occhio.
Il volo di Pina nel Cilento
L’avvoltoio Pina resta in Cilento dal 30 agosto al 3 settembre sorvolando un vasto territorio. I volontari, coordinati dal CERM, si dispongono e monitorano dei punti di alimentazione di cui il capovaccaio subito approfitta.
Questa specie infatti come gli altri avvoltoi è uno spazino o meglio un “necrofago obbligato”. Si nutre quasi esclusivamente di carcasse di animali morti in precedenza. Questa risorsa alimentare nel nostro paese è molto difficile da trovare. Per tale motivo in altre regioni vengono predisposti dei carnai, siti di alimentazione stabili per avvoltoi.
L’ultima riproduzione nel Cilento dell’avvoltoio
Considerando la rarità della specie, il fatto che l’ultima riproduzione in Campania, a fine anni 70’, è avvenuta proprio in Cilento gli esperti ritengono che sarebbe assolutamente da valutare l’opportunità di istituire un carnaio di supporto a questa specie o ad altre viste in zona come i grifoni.
Pina ha lasciato la Campania nel tardo pomeriggio del giorno 3 diretta a sud, ha sorvolato veloce la Calabria ed ora si trova a Sud ovest della Sicilia. Il prossimo passo è particolarmente difficile, si tratta del superamento del Canale di Sicilia direzione Mali.