Dodici anni fa avveniva l’omicidio di Angelo Vassallo. Era il 5 settembre del 2010 quando una mano assassina fece esplodere nove colpi di pistola.
Omicidio di Angelo Vassallo: i fatti
Il sindaco di Pollica fu ucciso sulla strada che lo riportava a casa. Il suo corpo fu ritrovato alle prime luci dell’alba nella sua auto. Da allora sono trascorsi anni di indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo, lunghe e tormentate, prima affidate alla procura di Vallo della Lucania, poi assunte dalla Direzione distrettuale Antimafia di Salerno.
Le sue ultime ore trascorse in vita, Vassallo le passò al porto con i suoi concittadini e amici di sempre, a parlare di mare e di pesca. All’improvviso si allontanò precipitosamente, quasi avesse un appuntamento con qualcuno. Proprio qualche giorno prima di morire aveva confessato di “aver scoperto qualcosa che non doveva scoprire”.
Le indagini sull’omicidio di Angelo Vassallo
A distanza di dodici anni dall’omicidio di Angelo Vassallo nei mesi scorsi sono emersi ulteriori particolari. Il sindaco pescatore, già alcuni mesi prima, aveva paura di essere ucciso. Lo aveva rivelato ad un collega amministratore, Domenico Vaccaro.
Probabilmente questo timore era collegato alla scoperta di un grosso traffico di droga ad Acciaroli. Sembrerebbe che gli stupefacenti arrivavano via mare, attraverso dei gommoni che il cartello degli Scissionisti di Secondigliano spediva nel Cilento e finanche in Calabria. Vassallo scoprì tutto e “rifiutò di farsi corrompere”, come avrebbe rivelato un bass a degli investigatori.
Da questi elementi lo scorso luglio la Procura ha iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio di Angelo Vassallo Fabio Cagnazzo, colonnello dei carabinieri, Fabio Moilaro, suo ex attendente, Lazzaro Cioffi, sottoufficiale dell’arma, l’ex boss Romolo Ridosso, il figlio Salvatore e l’ex proprietario del cinema Giuseppe Cirpaino.
Altre due persone, inoltre, Domenico, Giovanni e Federico Palladino, imprenditori di Acciaroli, risultano indagate per droga.
Secondo Vaccaro, Angelo Vassallo aveva un “forte sentimento di delusione” per aver scoperto un gigantesco traffico di droga e questo sarebbe il movente dell’omicidio. Vassallo aveva intenzione di “esplicitare una denuncia circostanziata su tutto quanto aveva scoperto solo a carabinieri di assoluta fiducia di Greco”.
Purtroppo, però, non fece in tempo, l’appuntamento era fissato per il 6 settembre, ma il sindaco fu ucciso il giorno prima. Soltanto il tempo dirà se gli investigatori sono sulla strada giusta.
Il ricordo
In questi lunghi anni, tante sono state le iniziative messe in campo per ricordare l’indimenticato sindaco pescatore.
Il 3 settembre di quest’anno, è stata organizzata a Pollica una marcia: “conoscere la verità per credere nella giustizia“. La marcia ha chiamato a raccolta tutti quei cittadini, giovani e la parte sana del Paese che, hanno dato origine ad un’onda di legalità che da Pollica si è allargata a tutta Italia ed anche oltre i confini nazionali.
Gli appuntamenti di oggi
Per oggi 5 settembre, giorno dell’anniversario della morte, è prevista una serata in memoria a partire dalle 18:30. La cerimonia di commemorazione avrà inizio con la Santa Messa presso la Chiesa Maria SS. dell’Annunziata a seguire si terranno le celebrazioni nell’adiacente Arena del Mare sul Porto di Acciaroli, qui sarà deposta in mare una corona di alloro sulle note del “Silenzio”.
Quest’anno, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, ritorna anche il Premio Angelo Vassallo. Il riconoscimento viene assegnato ai Sindaci che favoriscono lo sviluppo dei territori nel rispetto dell’ambiente e della legalità.
“Il 5 settembre continuiamo, come abbiamo sempre fatto ogni giorno in questi anni, a coltivare la memoria di un uomo straordinario come Angelo Vassallo– afferma il sindaco di Pollica Stefano Pisani– mai come in questo momento, è importante percorrere la strada che aveva intrapreso Vassallo, perchè solo prendendo esempio da uomini come lui, l’Italia sarà un paese più verde, innovativo ed inclusivo“, conclude.